Preghiera iniziale:
INSEGNAMI A PREGARE!
Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di sapienza: donami lo sguardo e l’udito interiore, perché non mi attacchi alla cose materiali, ma ricerchi sempre le realtà spirituali. Vieni in me, Spirito Santo, Spirito dell’amore: riversa sempre più la carità nel mio cuore. Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di verità: concedimi di pervenire alla conoscenza della verità in tutta la sua pienezza.
Vieni in me, Spirito Santo, acqua viva che zampilla per la vita eterna: fammi la grazia di giungere a contemplare il volto del Padre nella vita e nella gioia senza fine. Amen (Sant’Agostino)
Lettura della Parola di Dio:
DAL VANGELO DI MATTEO Mt 25, 1-13
1 Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. 12Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.
Medito e/o contemplo la scena
- Leggendo il testo lentamente, punto per punto;
- Sapendo che dietro ogni parola c’è il Signore che parla a me;
Usando: - La memoria per ricordare
- L’intelligenza per capire e applicare alla mia vita
- La volontà per desiderare , chiedere, ringraziare, amare, adorare.
N.B. Non avrò fretta, non occorre far tutto; è importante sentire e gustare interiormente; sosto dove e finché trovo frutto, ispirazione, pace e consolazione; Avrò riverenza più grande quando smettendo di riflettere, inizio a parlare col Signore
Il contesto
E’ importante osservare che questa non è una parabola isolata; si colloca infatti, nel Vangelo di Matteo, come la seconda di quattro parabole che esprimono lo stesso pensiero e si trovano l’una di seguito all’altra.
In Mt 24,45-51 Gesù parla di un servo fedele e prudente e di un servo malvagio; il primo aspetta il padrone compiendo il suo dovere, il secondo fa i suoi comodi e viene punito all’arrivo del padrone.
Successivamente c’è la pericope delle dieci vergini, alcune pronte alle nozze e altre impreparate.
Mt 25,14 – 30 presenta il racconto dei talenti affidati ai servi; ci sono servi che li fanno fruttare e servi che, invece, li nascondono rendendoli inoperosi.
In Mt 25,21 – 46 Gesù descrive il giudizio finale quando saranno premiati coloro che hanno dato da mangiare agli affamati, da bere agli assetati e saranno riprovati coloro che non hanno dato da mangiare e da bere ai fratelli bisognosi.
In ciascuna delle quattro pericope viene approvata una categoria di persone e respinta un’altra, dove l’accento è piuttosto sulla seconda. Il tema centrale è perciò quello della messa in guardia, della vigilanza, come appare dalla conclusione della nostra parabola: “Vegliato, dunque, perché non sapete nè il giorno ne l’ora” (v. 13); una parabola da leggere nell’insieme del contesto, per coglierne la forza.
1. L’attesa è comunitaria (v. 1: «10 vergini uscirono incontro allo sposo»)
- si aspetta in gruppo, in comunità: la Chiesa.
- Non basta appartenere esteriormente alla Chiesa, ci devono essere la fede viva, il vero amore. L’apparato esteriore non ha senso se è privo del contenuto!
2. Atteggiamento di cammino (v. 6: «Ecco lo sposo, andategli incontro!»)
- Non basta partire, la preparazione dev’essere costante!
3. Attesa gioiosa e serena, ma responsabile e seria
- Questo è il tempo della comunità cristiana. La vita cristiana non si gioca soltanto su quell’evento finale, ma si gioca anche su tutti gli atti concreti, quotidiani di vita in cui si fa memoria dell’Assente.
- Essere pronti!
4. Atteggiamento pratico (v. 9: «…andate dai venditori e compratevene.»)
- L’olio acquistato senza lavoro non è nulla. Bisogna operare per acquistare con i nostri sforzi l’olio di cui c’è bisogno e senza attendere l’ultimo minuto per procurarselo.
Tracce per una riflessione:
1. Mi sono mossa/o e sto camminando per andare incontro al Signore, per cercare di conoscerlo?
2. Mi sento parte di una Chiesa che sta attendendo il Signore e nell’attesa si lascia interrogare e guidare dalla Parola e cerca di metterla in pratica?
3. Sto aspettando come le vergini sagge o come le stolte? Cosa sto facendo per acquistare l’olio per la mia lampada?
4. Coltivo parallelamente nella mia vita scienza e preghiera, ragione e fede, olio e fuoco? Come vivo la compresenza delle due ali? Quale tempo dò alla coltivazione della ragione e della fede?
5. Come applico alla conoscenza di fede quegli atteggiamenti di rigore scientifico che mi guidano nello studio e nella ricerca? Forse approfondisco la scienza e resto in superficie nelle conoscenze di fede? Come posso acquisire, nelle conoscenze previe alla fede, lo stesso rigore a cui sono abituato nella mia ricerca e nel mio studio?
Condivisione e Preghiera finale
Tutti: Santa Maria, vergine dell’attesa,
donaci del tuo olio perché le nostre lampade si spengono.
Le riserve si sono consumate, non ci mandare ad altri venditori.
Santa Maria, vergine dell’attesa,
donaci un’anima vigiliare,
facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere.
Sentinella del mattino, ridestaci nel cuore
la passione di giovani annunci da portare al mondo.
Rendici ministri dell’attesa perché il Signore che viene,
ci sorprenda, anche per la tua materna complicità,
con la lampada in mano.
(Tonino Bello)
Padre nostro e benedizione