Fraternamente
don Giancarlo
Don Bosco e la politica. Massimo D’azeglio.
Stiamo vivendo periodi convulsi della nostra storia, in cui tutti dicono di voler stare con tutti e invece sono contro tutti, dicono di volersi accordare mentre rompono gli accordi, invocano l’unità e mai sono stati così divisi.
Cari parrocchiani, Don Bosco, invitato dal Marchese D’Azeglio a partecipare con i suoi giovani alla festa dello Statuto del Regno di Sardegna, declinò l’invito: “In fatto di politica io non sono né a favore né contro”, rispose. Il che non significava che egli non facesse politica, tutt’altro. I suoi scritti, gli interventi, le attività erano fatti di politica belli e buoni.
Criticato dal D’Azeglio per troppa religione, Don Bosco non volle mai rinunciare alla visione religiosa del mondo né all’educazione religiosa e morale dei suoi ragazzi. Fede e politica anche oggi possono andare a braccetto, camminare senza contrapposizioni deleterie, lavorando sul serio per il bene del popolo.