Associazione “La Goccia”
Identità del gruppo
L’associazione “la goccia” prende il nome dalla nota frase di Santa Madre Teresa di Calcutta: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. Questo per indicare che anche un servizio “in piccolo”, avente pochi beneficiari, contribuisce a rendere l’oceano tale. Con questa idea l’associazione si propone di assistere le persone in stato di bisogno con le quali entra in contatto e di sostenere l’uomo nel recupero dei suoi valori fondamentali, morali e relazionali, cercando di creare presupposti ed opportunità per il suo reinserimento attivo nella società.
La modalità con cui eroga il servizio da sempre identifica l’Associazione: si respira un’aria di convivialità e di rispetto reciproco, accompagnando con cura la vita vulnerabile di ciascuno.
Finalità
Sostegno a persone che soffrono lo stato estremo di povertà, attraverso un percorso formativo che offra ascolto, accoglienza, e sostegno materiale e spirituale.
Coordinamento
La goccia, è stata vissuta e creata, dalla mente dei suoi ideatori, come un “laboratorio di carità”. Nasce come servizio di Unità di Strada e continua il suo cammino e la sua evoluzione con un servizio stabile che offre sostegno per diverse necessità. Da sempre ha cercato di inserire nelle attività giovani provenienti dalle varie realtà parrocchiane e oratoriane, identificandosi come un vero e proprio “laboratorio di carità” nel quale crescere come cristiani e come persone aperte al prossimo e alle necessità della Chiesa. Per questo motivo nel corso del tempo hanno partecipato al servizio diversi giovani durante il loro cammino di formazione: ragazzi del cammino scout, giovani della catechesi e dei gruppi sportivi, animatori, studenti universitari e anche alcuni genitori di questi ragazzi.
“la goccia” si è resa particolarmente presente nei momenti “forti” del calendario liturgico, come l’Avvento e la Quaresima, sensibilizzando i ragazzi dell’oratorio, e specialmente quelli della catechesi, a vivere questi tempi come momenti di apertura alle necessità dell’altro.
Un esempio: per molti anni sono stati raccolti, in questi tempi forti, dei soldi, rinuncia e impegno di ragazzi e di giovani, per comprare beni importanti e di prima necessità per le persone che beneficiano del servizio dell’associazione. Molto spesso sono state comprate, dopo la raccolta del periodo d’Avvento, scarpe e giacconi pesanti per le persone che vivono in strada questi momenti freddi. Una volta acquistate sono state rese visibili le foto degli acquisti per coinvolgere i ragazzi, i loro catechisti e i genitori, del bene che era entrato in circolo.
Come si coordina con le finalità (PROGETTO) della parrocchia salesiana di D. Bosco e come si collega operativamente con altri gruppi e commissione relativa
La Goccia risulta, come servizio, una scuola interessante per l’Opera Salesiana che ha a cuore i giovani nella loro crescita e formazione e nella rieducazione e nel sostegno di coloro che vivono situazioni di disagio. Questo perché è strumento di servizio per molti giovani che, a contatto con questa realtà, crescono e scelgono il loro modo di vivere nel mondo. Quando il servizio era svolto nell’Oratorio, l’Associazione, offriva anche la possibilità, per nulla scontata, di rendere visibile e quindi sensibilizzare i ragazzi del cortile rispetto a questa realtà sentita spesso troppo distante.
A causa del suo “trasloco” da attività nell’Oratorio ad attività nella Parrocchia, “la goccia”, dovendo fronteggiare molte difficoltà dovute al cambiamento e alla scomodità del luogo in cui offre il suo servizio, non è collegata operativamente ad altri gruppi e alla loro commissione relativa, se non con il gruppo del cammino scout e con la Caritas presente nella parrocchia con la quale collabora da molti anni.
Come fa comunità e costruisce Chiesa
L’Associazione costruisce Chiesa già dal semplice mettersi al servizio dei più poveri e dal sensibilizzare parenti, amici e conoscenti ad un’attenzione particolare per coloro che vediamo ogni giorno sui marciapiedi e a cui non facciamo più caso. “la goccia” conosce il nome, la storia, i desideri e i bisogni di ognuno dei suoi beneficiari che acquistano così un’identità precisa ed escono da quel pregiudizio confusionale del “povero che puzza all’angolo della via”.
“La goccia” per molti anni è stata presente nella comunità dell’oratorio partecipando ad incontri e collaborando con molti gruppi oratoriani. Alcuni dei modi più visibili del suo entrare ed essere comunità sono stati la raccolta dei soldi in collaborazione con il grande bacino di utenza dei ragazzi della catechesi (tempo fa veramente numeroso) e l’organizzazione del pranzo di Natale collaborando con la Caritas della parrocchia.