« La tradizione musicale di tutta la Chiesa costituisce un tesoro di inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell’arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrale della liturgia solenne ».La composizione e il canto dei salmi ispirati, frequentemente accompagnati da strumenti musicali, sono già strettamente legati alle celebrazioni liturgiche dell’Antica Alleanza. La Chiesa continua e sviluppa questa tradizione: « Intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore » (Ef 5,19). Chi canta prega due volte, si dice spesso (anche se in realtà Sant’Agostino non l’ha mai detto).
Il canto e la musica svolgono la loro funzione di segni in una maniera tanto più significativa « quanto più sono strettamente uniti all’azione liturgica », secondo tre criteri principali: la bellezza espressiva della preghiera, l’unanime partecipazione dell’assemblea nei momenti previsti e il carattere solenne della celebrazione. In questo modo essi partecipano alla finalità delle parole e delle azioni liturgiche: la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli: «Quante lacrime versate ascoltando gli accenti dei tuoi inni e cantici, che risuonavano dolcemente nella tua Chiesa! Una commozione violenta: quegli accenti fluivano nelle mie orecchie e distillavano nel mio cuore la verità, eccitandovi un caldo sentimento di pietà. Le lacrime che scorrevano mi facevano bene» (Sant’Agostino, Confessioni).
L’armonia dei segni (canto, musica, parole e azioni) è qui tanto più significativa e feconda quanto più si esprime nella ricchezza culturale propria del popolo di Dio che celebra. Per questo « si promuova con impegno il canto popolare religioso, in modo che nei pii e sacri esercizi, e nelle stesse azioni liturgiche », secondo le norme della Chiesa, « possano risonare le voci dei fedeli ». Tuttavia, « i testi destinati al canto sacro siano conformi alla dottrina cattolica, anzi siano presi di preferenza dalla Sacra Scrittura e dalle fonti liturgiche ». (dal “Catechismo della Chiesa Cattolica)
Dopo il primo articolo in cui abbiamo iniziato ad analizzare una categoria di canti che abbiamo chiamato “gli intoccabili”, proseguiamo con Con questo primo articolo iniziamo ad analizzare una categoria di canti che abbiamo chiamato “gli intoccabili”. Questo aggettivo è mal Affrontiamo qui un tema un pò spinoso, ma che è uno degli esempi più lampanti del contrasto tra una modalità Il musicista di chiesa, colui che suona o dirige o canta in una celebrazione, non è e non può essere Il libretto dei canti è probabilmente il più importante strumento che consente di creare “un sola voce” che canta la Come si usano gli strumenti musicali nella Quaresima? Si è abbastanza sicuri che la reazione più comune leggendo questa domanda A cosa serve la musica nella Liturgia? Risponde direttamente e semplicemente il Concilio Vaticano II, nella SC 112: “il fine
SPARTITI
In questa sezione trovate degli spartiti di musica sacra o liturgica di interesse per la nostra parrocchia, perchè sono usati all’interno della Basilica o perchè sono di autori salesiani. Gli spartiti pubblicati sono per gentile concessione dell’autore, e attentamente vagliati nella loro attinenza.
Non è una sezione di raccolta di spartiti gratuiti, per la quale si rimanda ai tanti siti presenti sulla rete.
I salmi responsoriali festività per festività. A cura di Mauro Corsaro. Salmi domenica delle palme sett santa e pasqua
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