ADORAZIONE EUCARISTICA SERALE - GIOVEDI 14 MAGGIO
“Metterò dentro di voi uno Spirito nuovo”
CANTO: APRITE LE PORTE A CRISTO!
APRITE LE PORTE A CRISTO!
NON ABBIATE PAURA:
SPALANCATE IL VOSTRO CUORE
ALL’AMORE DI DIO.
Testimone di speranza
per chi attende la salvezza,
pellegrino per amore
sulle strade del mondo.
Vero padre per i giovani
che inviasti per il mondo,
sentinelle del mattino,
segno vivo di speranza.
1. INTRODUZIONE
2. ESPOSIZIONE
CANTO: DAVANTI AL RE
Davanti al Re,
ci inchiniamo insieme
per adorarlo
con tutto il cuor.
Verso di Lui
eleviamo insieme
canti di gloria
al nostro Re dei Re
3. MARIA MADRE DELLA CHIESA
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni. Gli apostoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove
erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. […] Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi.
CANTO: AVE MARIA
AVE MARIA, AVE.
AVE MARIA, AVE.
Donna dell’attesa e madre di speranza
Ora pro nobis.
Donna del sorriso e madre del silenzio
Ora pro nobis.
Donna di frontiera e madre Dell’ardore
Ora pro nobis.
Donna del riposo e madre del sentiero
Ora pro nobis.
Donna del deserto e madre del respiro
Ora pro nobis.
Donna della sera e madre del ricordo
Ora pro nobis.
Donna del presente e madre del ritorno
Ora pro nobis.
Donna della terra e madre dell’amore
Ora pro nobis.
L’origine della Chiesa di Gerusalemme, della prima comunità di cristiani,vede l’unione profonda tra gli apostoli e una figura fondamentale: Maria. Questa donna straordinaria, così terrena e così celeste, in sé custodisce il legame col figlio,divenendo modello per la Chiesa proprio per il suo essere in perfetta comunione con Cristo. Da una parte, dunque, “figura della Chiesa nell’ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo” e dall’altra esempio e richiamo per tutti i fedeli all’amore per Gesù.Gli Atti degli apostoli ci propongono numerosi esempi di preghiera assidua, preghiera comunitaria centrata sulla frazione del pane, punto d’incontro che unisce intorno a sé la comunità. In questi momenti Maria è madre di questi primi fedeli, e di noi tutti; fisicamente madre che presiede a cercare la comunione nella preghiera. Ma è anche, con la sua completa Bellezza, un suggerimento amoroso di santità, un richiamo costante a farsi più vicini al mistero della fede e all’amore di Cristo.Per questo motivo Maria può essere considerata il DNA della chiesa,come il DNA contiene informazioni sul futuro organismo così in lei è già presente il patrimonio originario e fondamentale che fa crescere la chiesa. DNA quindi, ma anche tramite: il luogo fisico in cui ha inizio
la Storia. La carne di Maria è necessaria, è strumento, legame, suggello, promessa. Dalla carne di Maria, come da un potente conduttore, lo Spirito Santo è passato per rendersi manifesto ad occhi umani, orecchi umani, e quindi umanamente limitati. E se dal Padre Cristo “eredita” la sua divinità, dalla madre gli viene quell’umanità che è complemento necessario per il suo dialogo con tutti noi e, non in ultimo, per il suo sacrificio.Nella festa della vita, come a Cana di Galilea, “Maria va dai servitori, li cerca, li raccoglie, parla loro. Maria è la presenza che apre, che coinvolge altre persone: Gesù, il maestro, i commensali, il maestro di tavola e, alla fine, i discepoli. E’ la donna dalle relazioni aperte e creative, che non si isola, pronta a mediare dall’uno all’altro. E’ donna di incontri e così ci chiede di essere […] mai senza gli altri, mai isolati, creatori di relazioni, coinvolti e coinvolgenti” (Ermes Ronchi)
Momento musicale: L. Boellmann – Priere a Notre Dame
SOLISTA: Vieni, Spirito Santo, Spirito di amore e di santità.
TUTTI: Tu, che ti posasti quale nube su Maria facendola divenire Madre del Verbo eterno, rimani in noi e facci divenire apostoli di santità.
S: Raccogliesti la tua Chiesa nel Cenacolo attorno all’Immacolata ed agli apostoli:
T: donaci di acquistare lo spirito del Cenacolo e di saper raccogliere nell’unità di famiglia anime sacerdotali capaci di amarti e farti amare.
S: Desideriamo che la Chiesa e il mondo diventino un Cenacolo da cui si diffonda la parola nuova dell’amore totale al Padre e ai fratelli.
T: Donaci, Spirito Santo, di essere strumenti di questo piano di amore.
4. UNA VITA NUOVA NELLO SPIRITO
Dal libro del profeta Ezechiele
La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare tutt’intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: «Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro. Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell’uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. Mi disse: «Figlio dell’uomo, queste ossa sono tutta la gente d’Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.
CANTO: POPOLI TUTTI
Mio Dio, Signore, nulla è pari a Te.
Ora e per sempre, voglio lodare
il tuo grande amor per noi.
Mia roccia Tu sei, pace
e conforto mi dai,
con tutto il cuore e le mie forze,
sempre io ti adorerò.
POPOLI TUTTI ACCLAMATE AL SIGNORE ,
GLORIA E POTENZA CANTIAMO AL RE,
MARI E MONTI SI PROSTRINO A TE,
AL TUO NOME, O SIGNORE.
CANTO DI GIOIA PER QUELLO CHE FAI ,
PER SEMPRE SIGNORE CON TE RESTERÒ,
NON C’È PROMESSA NON C’È FEDELTÀ
CHE IN TE.
Ezechiele ci propone l’immagine di un mucchio di ossa inaridite che pian piano si ricompongono in nervi, carne e pelle, alle quali però manca la cosa fondamentale, che è lo Spirito. Sul piano storico, questa visione risponde al bisogno di speranza degli Israeliti deportati in Babilonia, sconfortati e afflitti per aver dovuto seppellire i loro cari in terra straniera. La suggestiva immagine delle ossa che si rianimano e si mettono in moto rappresenta questo popolo che riacquista vigore di speranza per ritornare in patria. Si tratta del ritorno ad una vita piena, dopo l’esperienza della sofferenza. Il popolo di Israele, divenuto mucchio di ossa, attraverso il soffio vitale dello Spirito, rinasce a nuova vita, e noi oggi, popolo di Dio e “Corpo di Cristo”, riconosciamo di essere non solo un insieme di parti che funzionano in modo perfetto ma una cosa sola, capolavoro dello Spirito, guidata da esso e dall’AMORE e dalla COMUNIONE che Dio stesso ha voluto per noi. Questa immagine ci ricorda che lo Spirito è vita! Senza esso, quel mucchio di ossa diventate carne non sarebbero vive, e un corpo fatto di sola carne, non è che un corpo morto. Dio offre a noi una rinascita che va oltre la carne e che continua anche dopo la morte. Per ricevere una “vita nuova” abbiamo bisogno di sperimentare l’amore fedele di Dio, il quale ci invita ad amarci tra di noi come lui ci ha amati, e la sua potenza liberatrice dal male, dal peccato e dalla morte. Mille volte capitano i periodi in cui pare di scorgere in lontananza una distesa di ossa inaridite, e i segni di speranza che l’uomo cerca sembrano non sopraggiungere. All’uomo non rimane che invocare lo spirito di Dio, che gli ridoni la speranza e la certezza di una vita piena in lui. L’uomo è come un viandante che, attraversando i deserti della vita, ha sete di un’acqua viva, zampillante e fresca, capace di dissetare in profondità il suo desiderio profondo di luce, di amore, di bellezza e di pace. Tutti sentiamo questo desiderio! E Gesù ci dona quest’acqua viva: essa è lo Spirito Santo, che procede dal Padre e che Gesù riversa nei nostri cuori. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza», ci dice Gesù (Gv 10,10).
Momento musicale: L. Raffy – Elevation
S: Vieni, Signore, passi il tuo soffio come la brezza primaverile che fa fiorire la vita e schiude l’amore,
T: o come l’uragano che scatena una forza sconosciuta e solleva energie addormentate
S: Passi il tuo soffio nel nostro sguardo per portarlo verso orizzonti più lontani e più vasti.
T: Passi il tuo soffio sui nostri volti rattristati per farvi riapparire il sorriso sulle nostre mani stanche per rianimarle e rimetterle gioiosamente all’opera.
S: Passi il tuo soffio fin dall’aurora per portare con sé tutta la nostra giornata in uno slancio generoso.
T: Passi il tuo soffio all’avvicinarsi della notte per conservarci nella tua luce e nel tuo fervore. Passi e rimanga in tutta la nostra vita per rinnovarla e donarle le dimensioni più vere e più profonde.
5. LA GLORIA DI DIO E’ L’UOMO VIVENTE
Dalla lettera di S. Paolo Apostolo ai Romani
Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.
Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l’aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete. Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio,
costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
CANTO: AL RITMO DI DIO
Quando l’Amore vi chiama seguitelo sempre
Quando vi parla credete alle sue parole
E quando Egli vi abbraccia lasciate entrare col suo Amor…
Allegria o dolor
Quando l’Amore vi chiama sappiate:
il cammino sarà sconosciuto,
Quando vi parla credetegli anche se
cambia tutti i vostri sogni
E quando Egli vi abbraccia lasciate entrare
col suo Amor… Allegria o dolor
NON TEMERE MAI…
EGLI È FORTE NELLA DEBOLEZZA
NON FERMARTI MAI…
CI SARÀ PER SEMPRE ACCANTO LA SUA CHIA‐REZZA
NON LASCIARLO MAI…LO SI TROVA NELLA LUCE E NELL’OSCURITÀ,
NON TEMERE MAI DI CAMMINAR…
AL RITMO DI DIO
L’amore condiviso fra voi sia presenza,
La vostra vita donata, Sacramento
Ogni mattina, pregare al Respiro e all’alba tornerà
La speranza certa.
L’amor condiviso fra voi
sia presenza dell’Amor fatto carne
La vostra vita donata,
Sacramento dell’Amore versato,
Ogni mattina, pregare al Respiro…
E all’alba tornerà …la speranza certa
Lui sarà per sempre con voi…
Lo Spirito, presenza vivificante di Dio, è la forza che libera il credente dalla schiavitù della carne, la forza di rinnovamento della storia umana e il fondamento della speranza. Carne e Spirito indicano due modi di vivere, di pensare e di agire dell’uomo; rappresentano un realismo ambivalente, segno della contraddittorietà dell’essere umano. Lo Spirito Santo si impadronisce progressivamente della nostra vita e tenta di riempirci degli stessi valori di Cristo, impiantandoLo in noi nel presente ma lasciando solo presagire i frutti futuri. Nel lasciarsi modellare dallo Spirito si scopre una liberazione progressiva, che alimenta la fiducia nella Promessa di essere conformi al Figlio di Dio. Vivere secondo lo Spirito vuol dire vivere un rapporto di amore verso Dio, di comunione con lui e con Gesù Cristo; vuol dire dare valore all’interiore più che all’esteriore, alla fede più che alle opere. È un rapporto da figli e non da servi, ispirato dalla fiducia e non dalla paura. Questa è una visione dinamica della fede: siamo figli di Dio per dono, ma
dobbiamo diventarlo per scelta. Essere figli nel Figlio vuol dire condividere con Lui sia la croce che la resurrezione, per diventare eredi con Lui nella gloria.
Momento musicale: J. S. Bach: preludio al corale “Gesù rimani in noi”
S: Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza.
T: Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza.
S: Accordami la tua intelligenza, perché io possa conoscere il Padre nel meditare la parola del Vangelo.
T: Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza.
S: Accordami il tuo amore, perché anche quest’oggi, esortato dalla tua parola, ti cerchi nei fatti e nelle persone che ho incontrato.
T: Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza.
S: Accordami la tua sapienza, perché io sappia rivivere e giudicare, alla luce della tua parola, quello che oggi ho vissuto.
T: Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza.
S: Accordami la perseveranza, perché io con pazienza penetri il messaggio di Dio nel Vangelo.
T: Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza.
6. REPOSIZIONE
Preghiere personali
Preghiera universale
CANTO: TANTUM ERGO
Tantum ergo sacramentum
veneremur cernui
et antiquum documentum
novo cedat ritui.
Praestet fides supplementum
sensuum defectui.
Genitori genitoque
laus et jubilatio
salus, honor, virtus quoque
sit et benedictio.
Procedenti ab utroque
compar sit laudatio. Amen.
BENEDIZIONE
CANTO: RESTA QUI CON NOI
Le ombre si distendono, scende ormai la sera
e s’allontanano dietro i monti
i riflessi di un giorno che non finirà
di un giorno che ora correrà sempre
perché sappiamo che una nuova vita
da qui è partita e mai più si fermerà.
RESTA QUI CON NOI, IL SOLE SCENDE GIÀ
RESTA QUI CON NOI, SIGNORE È SERA ORMAI
RESTA QUI CON NOI, IL SOLE SCENDE GIÀ
SE TU SEI FRA NOI LA NOTTE NON VERRÀ.
S’allarga verso il mare
il Tuo cerchio d’onda
che il vento spingerà fino a quando
giungerà ai confini di ogni cuore,
alle porte dell’amore vero
Come una fiamma che dove passa brucia,
così il tuo amore tutto il mondo invaderà.