Le opere Parrocchia Don Bosco

La chiesa è un rettangolo di 45 metri per 78. L’altezza è di 73 metri, di cui 6 di cripta sotto il livello stradale.
L’insieme può distinguersi in due parti, l’una basamentale di circa 20 metri, l’altra finale di 46 metri e comprende il tamburo maggiore in duplice ordine circolare di pilastri, il tamburo minore, le cupole, i terminali metallici e le due torri campanarie.
Appare come un piedistallo colossale a blocco quadrato e compatto, appena rotto da qualche profonda incisione e ombreggiato di lievissime lesene. Il complesso delle cupole e dei campanili si eleva armonioso e solenne. Predomina la cupola maggiore.

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Architettura esterna

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Architettura esterna

La Basilica è un rettangolo di 45 metri per 78. L'altezza è di 73 metri, di cui 6 di cripta sotto il livello stradale. L'insieme può distinguersi in due parti, l'una basamentale di circa 20 metri, l'altra finale di 46 metri e comprende il tamburo maggiore in duplice ordine circolare di pilastri, il tamburo minore, le cupole, i terminali metallici e le due torri campanarie. Appare come un piedistallo colossale a blocco quadrato e compatto, appena rotto da qualche profonda incisione e ombreggiato di lievissime lesene. Il complesso delle cupole e dei campanili si eleva armonioso e solenne. Predomina la cupola maggiore.

Cliente: Gaetano Rapisardi
Facciata

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Facciata

La facciata è suddivisa da lesene in sette campate. Lo scomparto centrale è sormontato da un grande altorilievo raffigurante l'apoteosi di S.G. Bosco, con il santo al centro a braccia alzate tra due angeli. E' di Arturo Dazzi.

Gli scomparti laterali sono ad arco a tutto sesto e tagliati da due architravi su cui poggiano le statue degli arcangeli Gabriele e Michele, di metri 2, 50. Sono sculture di Ercole Drei.

Negli altri 4 scomparti si allineano dentro nicchie da sinistra San Francesco di Sales, di Giovanni Amoroso, Pio IX e Pio XI di Francesco Nagni, San Giuseppe Cafasso di Antonio Venditti.

Sui prospetti laterali continuano gli scomparti delimitati dalle lesene, forniti di nicchie e di alcuni finestroni ad arco.
Cupole

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Cupole

La parte alta è costituita da due tamburi, uno del diametro di circa 40 metri e l'altro di metri 18,40; tutti e due sormontati da cupole quasi emisferiche.

Le parti esterne sono tutte di travertino, la copertura delle cupole e dei campanili

è in lamiera di alluminio grigio-olivastro.

I lucernari delle cupole coperti di cristalli, misurano uno m. 8,50 e l'altro m. 4 di diametro. Su questi si innalzano due fastigi originalissimi, che hanno le strutture di ferro e le sculture di bronzo.

Il finale principale, alto circa 15 metri con otto montanti, sostiene una grossa sfera da cui pendono a slancio quattro angeli in bronzo di oltre tre metri col braccio teso in alto a reggere la corona sormontata da una croce luminosa. Opera di Alessandro Monteleone.

Cliente: Alessandro Monteleone
Campanili

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Campanili

Dal prospetto posteriore sorgono due campanili dell'altezza di circa 38 metri. Il campanile di destra ospita un concerto di nove campane, azionate elettricamente.

Opere esterne

La facciata è suddivisa da lesene in sette campate. Lo scomparto centrale è sormontato da un grande altorilievo raffigurante l’apoteosi di S.G. Bosco, con il santo al centro a braccia alzate tra due angeli. E’ di A. Dazzi.
Gli scomparti laterali sono ad arco a tutto sesto e tagliati da due architravi su cui poggiano le statue degli arcangeli Gabriele e Michele.
Negli altri 4 scomparti si allineano dentro nicchie da sinistra San Francesco di Sales, Pio IX, Pio XI e San Giuseppe Cafasso.
Sui prospetti laterali continuano gli scomparti delimitati dalle lesene, fomiti di nicchie e di alcuni finestroni ad arco.
> biografia artisti opere esterne
schema_facciata
1. Giovanni Amoroso: statua S. F. Sales
2. Nagni Francesco: statua Pio IX
3-5. Drei Ercole: statua arcangelo Gabriele, statua arcangelo Michele
4. Dazzi Arturo: altorilievo Don Bosco nel Prospetto facciata
6. Nagni Francesco: statua Pio XI
7. Venditti Antonio: statua S. G. Cafasso
65. Alessandro Monteleone: Fastigio cupola

Parete dell’ingresso

L’ingresso mediano è altro 10 metri, mentre i 4 laterali sono tagliati a metà da una piattabanda, che separa i battenti metallici dalle vetrate ad arco in alto. I due mediani poi sono chiusi da due bussole sormontate da balconcini. Contro i parapetti sono posati due angeli, opera in bronzo di Eugenio De Courten, del quale sono pure i 4 gruppi angelici librati sui 4 confessionali della parete di fondo.
> biografia artisti opere parete dell’ingresso
legenda8-12
8. Attilio Selva: Gesù risorto (statua bronzea)
9. Federico Papi: Pannelli e decorazioni in bronzo sui portali
10. Attilio Selva: San Giovanni Battista (statua bronzea)
11. Eugenio De Courten: Angeli sui parapetti di balconcini sovrastanti le bussole (sculture bronzee)
12. Eugenio De Courten: Gruppi di angeli sui confessionali (sculture bronzee)
66. Lorenzo Gigotti: Vetrate ai lati dell’ingresso
62. Vetrate della cupola maggiore
iniziando dalla finestra in asse all’Altare Maggiore e procedendo in senso orario:
n. 1 vetrate di Marcello Avenali “Antico Testamento”;
n. 2 vetrate di Lorenzo Gigotti “Antico Testamento”;
n. 3 vetrate di Marcello Avenali “Nuovo Testamento”;
n. 4 vetrate di Lorenzo Gigotti “Nuovo Testamento”;

Navata destra

> biografia artisti opere navata destra
legenda14-27
13. Emilio Greco: Battistero studio di Gaetano Rapisardi con bronzi
14. Emilio Greco: Battesimo dell’Eunuco (bassorilievo in marmo)
15. Marcello Avenali: Il Santo Angelo Custode e la sua protezione (tela a olio)
16. Antonio Biggi: Tobiolo accompagnato dall’Arcangelo Raffaele (bassorilievo in marmo)
17. Lorenzo Gigotti: Sant’Anna e la leggenda di San Gioacchino (tela a olio)
18. Enrico Martini: Presentazione al Tempio della Madonna (bassorilievo in marmo)
19. Luigi Montanarini: Il sogno delle due colonne tra cui si àncora la nave della Chiesa (vetrata)
20. Baccio Maria Bacci: San Francesco di Sales (tela a olio)
21. Attilio Torresini: San Francesco di Sales predicatore (bassorilievo in marmo)
22. Paolo Giovanni Crida: S. Maria Domenica Mazzarello confondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (tela a olio)
23. Goffredo Verginelli: Pio IX riceve in udienza Santa Maria Domenica Mazzarello col primo gruppo di suore missionarie (bassorilievo in marmo)
24. Gisberto Ceracchini: Santa Maria Ausiliatrice (tela a olio)
25. Antonio Venditti: Pio V e la vittoria di Lepanto (bassorilievo in marmo)
26. Virgilio Guzzi: Vetrate sotto la tribuna dell’organo
27. Angelo Sabbatani: Angeli sui parapetti delle tribune (sculture bronzee)
28. Luigi Venturini: Pannelli decorativi della balaustrata (sculture bronzee)
62. Vetrate della cupola maggiore
iniziando dalla finestra in asse all’Altare Maggiore e procedendo in senso orario:
n. 1 vetrate di Marcello Avenali “Antico Testamento”;
n. 2 vetrate di Lorenzo Gigotti “Antico Testamento”;
n. 3 vetrate di Marcello Avenali “Nuovo Testamento”;
n. 4 vetrate di Lorenzo Gigotti “Nuovo Testamento”;

Presbiterio e parete di fondo

Il presbiterio è stato adeguato alle norme liturgiche postconciliari nel 1992 ed è opera dell’architetto Costantino Ruggeri. Al centro il maestoso altare, un blocco unico di 10 tonnellate. Alla base il blocco sembra spezzarsi, per simboleggiare quanto avvenne sul Calvario e quanto sempre avviene nello spezzare del Pane.
Ai lati dell’altare sono posti quattro gruppi angelici. I due esterni, che prima erano situati ai lati della balaustra, sono di Lyda Preti. In piccole urne gli angeli ostentano due insigni reliquie, la seconda vertebra cervicale di S.G. Bosco e una rotula di S. Domenico Savio. Gli altri due gruppi di angeli sono di Francesco Messina e portano le lampade del Santissimo.
Dietro l’altare il tabernacolo e uno splendido crocifisso d’argento, che spiccano sulle venature dell’ametista. Nella porta d’argento del tabernacolo è raffigurata la resurrezione. Tabernacolo, crocifisso e tronetto sono di Pericle Fazzini.
La parete di fondo si presenta come un grandioso scenario innalzato fino all’anello della cupola minore e richiama l’attenzione dei fedeli da qualsiasi punto della chiesa. E’ una superficie di 220 metri quadrati, ove il grande mosaico di Giovanni Brancaccio è messo in risalto per contrasto dalle due candide quinte di bassorilievi che lo fiancheggiano.
> biografia artisti opere parete di fondo
schema_altare