Fraternamente
don Giancarlo
HESED/MISERICORDIA… Oggi non sembra un vocabolo di moda, al contrario.
Eppure arriva un Giubileo che vuole risuscitare nel cuore degli uomini di buona volontà la misericordia, sia quella divina verso di noi, sia quella umana tra di noi
Cari fratelli,
Questo Giubileo sembra “caduto dal cielo” proprio nel momento in cui la Chiesa e società civile ne avevano maggior bisogno. Messa alle strette da una crisi morale senza precedenti, di fronte alla quale quella economica appare un tassello minimale, la Chiesa sembrava destinata a serrare le fila, ad alzare la voce per richiamare chi tradiva, a usare il Diritto Canonico come un grimaldello per riaprire le coscienze all’obbedienza delle leggi umane e dei comandamenti divini, ma anche a pigiare sul freno per cercare di rallentare la fuga dai sacramenti: battesimi, cresime, confessioni, matrimoni… Invece no! Dal cielo è piovuta misericordia, lo Spirito Santo ci ha inviato un pontefice ad hoc, un profeta della misericordia.
Formidabile e appropriata fantasia divina!
Nella Quaresima di questo Anno Santo ho l’intenzione di inviare i Missionari della Misericordia.
Saranno un segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede. Saranno sacerdoti a cui darò l’autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica…
Il Giubileo porta con sé anche il riferimento all’indulgenza. Nell’Anno Santo della Misericordia essa acquista un rilievo particolare. Il perdono di Dio per i nostri peccati non conosce confini…
La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam…
Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia possa favorire l’incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione.
Il pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia
fatta carne…
Gli Appuntamenti dell’Anno Santo
- la Porta Santa della Carità, presso la Mensa e l’Ostello “Don Luigi Di Liegro” che per la prima volta nella storia si affianca alle tradizionali Porte presenti nella Basiliche romane.
- il Fondo Famiglia, come strumento di sostegno ai Centri di ascolto che si prendono cura dei nuclei familiari· l’iniziativa “Rimetti a noi i nostri debiti”, che intende promuovere una speciale attenzione alle famiglie indebitate.
- l’animazione delle Domeniche della Carità, per avvicinare Caritas diocesana alle comunità parrocchiali incontrando non solo agli “addetti ai lavori” ma la parrocchia nel suo complesso;
- l’accoglienza dei profughi nelle parrocchie, l’invito di Papa Francesco ad accogliere chi fugge da guerre e altre difficoltà.
Il parroco
Il termine ebraico hesed (= amore benevolente) designa una deliberazione cosciente, un atto positivo di voler amare l’altro. Si tratta di un atteggiamento relazionale che supera la logica del dovere: vivere la misericordia significa costruire relazioni di accoglienza e di gratuità.
Questo processo interiore implica un impegno personale verso l’altro e, di conseguenza, una responsabilità sociale. Esercitare misericordia significa decidere di amare con benevolenza e volere il bene di un’altra persona. La misericordia è quindi una condizione che vuole il bene dell’altro e, in quanto tale, essa è oblativa e liberante.
Si può affermare che la misericordia esprime il mondo dei sentimenti intimi, la dinamica della compassione, la forza dell’amore benevolente, la tenerezza e la simpatia di “colui che ama”.
Tale linguaggio, che definisce la sfera dei sentimenti, è applicato anzitutto a Dio e descrive la gamma delle espressioni e delle metafore con cui si presenta la figura di Dio “misericordioso” nella Bibbia.
Giuseppe De Virgilio (da “NPG”)