Giovanni 6, 37-40: In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi da, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal ciclo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
MEDITAZIONE (meditare con attenzione e ascoltare con amore)
COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
Il giorno di preghiera per i defunti è per molti l`occasione di porsi delle domande di principio. Perché la morte, perché il nostro corpo torna in polvere, perché dobbiamo sperimentare il dolore del distacco dai nostri prossimi? Chi può assicurarci l`immortalità, chi ci può dire come sarà la vita futura, chi può consolarci nel tempo della tristezza? Abbiamo accolto le parole di Cristo e ne conosciamo le risposte, crediamo a ciò che dicono i libri ispirati dalla Sacra Scrittura. Le molte risposte che abbiamo trovato, le possiamo ridurre ad una: la morte si può comprendere solo alla luce della Morte e della Risurrezione del Signore. Come Gesù è morto e risuscitato, cosí anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesú insieme con lui (1Ts 4,14). Come tutti muoiono in Adamo, cosí tutti riceveranno la vita inCristo (1Cor 15,22). Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se morto, vivrà (Gv 11,25). La fede nella Risurrezione del Signore sta alla base della nostra preghiera per coloro che sono morti: affinché siano accolti nella gloria, affinché passino al luogo della luce e della pace. Essi non solo credettero nel Signore, ma, attraverso il Battesimo, morirono con lui e con lui passarono alla vita nuova: che il Signore compia adesso ciò che ha iniziato nel Battesimo. L`uomo di fronte a Dio: chi può dire di essere senza peccato? La Chiesa raccomanda oggi alla divina misericordia coloro che sono morti: Dio, una volta li lavò con le acque del Battesimo, che ora li lavi con la grazia del perdono. Celebrando l`Eucaristia, la Chiesa non cessa di intercedere per i nostri fratelli, che sono morti nella speranza della risurrezione. Prega per i defunti, dei quali solo Dio ha conosciuto la fede e per tutti coloro che hanno lasciato questo mondo. Oggi, queste parole assumono un particolare significato. Stiamo oggi presso le tombe dei nostri parenti, vicini, conoscenti; passiamo vicino ai sepolcri di tanti nostri fratelli. Ci accompagnino le parole della liturgia: «Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata».
IL MISTERO DELLA MORTE
La morte resta per l’uomo un mistero profondo. Un mistero che anche i non credenti circondano di rispetto. Essere cristiani cambia qualcosa nel modo di considerare la morte e di affrontarla? Qual’è l’atteggiamento del cristiano di fronte alla domanda, che la morte pone continuamente, sul senso ultimo dell’esistenza umana? La risposta si trova nella profondità della nostra fede. La morte per il cristiano non è il risultato di un gioco tragico e ineluttabile da affrontare con freddezza e cinismo. La morte del cristiano è nel solco della morte di Cristo: un calice amaro, perché frutto del peccato, da bere fino in fondo perché è la volontà del Padre, che ci aspetta al di là della soglia a braccia aperte: una morte che è una vittoria vestita di sconfitta: una morte che è essenzialmente non morte: vita, gloria, risurrezione. Come tutto questo avvenga di preciso non lo possiamo sapere: non è certo dell’uomo misurare l’immensità del dono e delle promesse di Dio. Il commiato dei fedeli è accompagnato dalla celebrazione eucaristica, che è ricordo della morte di Gesù in croce e pegno della sua risurrezione. “Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo “ . ( Messalino ldc )
DECISIONE FINALE
La morte del cristiano non è un momento al termine del suo cammino terreno, un punto avulso dal resto della vita. La vita terrena è preparazione a quella celeste, stiamo in essa come bambini nel seno materno: la nostra vita terrena è un periodo di formazione, di lotte, di prime scelte. Nella sua morte l’uomo si troverà di fronte a tutto ciò che costituisce l’oggetto delle sue aspirazioni più profonde: si troverà di fronte a Cristo e farà la scelta definitiva, costruita con tutte le scelte parziali di questa terra. Cristo aspetta eternamente con le braccia aperte: l’uomo che sceglie di porsi contro Cristo, sarà bruciato in eterno da quello stesso amore che ha rifiutato. L’uomo che si decide per Cristo troverà nello stesso amore la gioia piena ed infinita. ( Messalino ldc )
TUTTA LA TERRA LODERA’ DIO
La pienezza dell`alleluia incessante vi sarà solo dopo questo mondo, dopo questa fatica. E con ciò fratelli? Diciamolo quanto possiamo, per meritare di dirlo sempre! Lassú l`alleluia sarà nostro cibo; l`alleluia sarà nostra bevanda, l`alleluia sarà l`attività del nostro riposo, tutta la nostra gioia sarà un alleluia, cioè lode di Dio. E chi loda senza imperfezione, se non chi gioisce senza noia? Quanta forza vi sarà nella mente, quanta fermezza immortale nel corpo, perché l`attenzione della mente non venga mai meno nella divina contemplazione, né le membra soccombano nella continua lode di Dio! (Agostino, Sermo 252)
PREGHIERA (pregare la parola)
- O Dio, gloria dei credenti e vita dei giusti, che ci hai salvati con la morte e risurrezione del tuo Figlio, sii misericordioso con i nostri fratelli defunti; quando erano in mezzo a noi essi hanno professato la fede nella risurrezione; tu dona loro la beatitudine senza fine. ( Colletta 2° Messa )
- Dio onnipotente, il tuo unico Figlio, nel mistero della Pasqua, è passato da questo mondo alla gloria del tuo Regno; concedi ai nostri fratelli defunti di condividere il suo trionfo sulla morte e di contemplare in eterno te, o Padre, che ci hai creati e redenti. ( Colletta 3° Messa )
CONTEMPLAZIONE (silenziosa accoglienza della parola di Dio)
AZIONE (assunzione di impegni concreti )
Chiediamo a Dio una fede salda nella parola di Cristo che parla di morte e di resurrezione, una speranza certa di quanto ci attende, un amore autentico per approdare alla felicità senza fine.