Buongiorno Don.
Volevo chiederle la possibilità di genuflettermi prima di prendere l’Eucarestia, se possibile anche prenderla in ginocchio […] So che con il Concilio si è data la possibilità di scegliere. Purtroppo sono già tre volte che vengo ripresa pubblicamente in fila per tale reverenza […] La ringrazio vivamente
Gentile Sig.ra,
Continui tranquilla a fare ricevere la comunione in ginocchio. Le cito quanto è stabilito.
- l’Istruzione “Inaestimabile donum” del 3.4.1980, al n. 11 prevede che la comunione «può essere ricevuta dai fedeli sia in ginocchio che in piedi, secondo le norme stabilite dalla Conferenza Episcopale», che in data 19.7.1989 emanò la delibera n. 56 secondo la quale: «La santa comunione può essere distribuita anche deponendo la particola sulla mano dei fedeli» (ECEI 4/1845).
- Per la ricezione in piedi la CEI ribadisce: «Ciascuno si avvicina, con lo sguardo abbassato e le mani tese. Guardando in basso il fedele esprime, mediante l’adorazione, una specie di debito di convenienza» (ECEI 4/1865).
- Il n° 160 dell’«Ordinamento Generale del Messale Romano» stabilisce: «I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza Episcopale». (n° 160 dell’Ordinamento Generale)
- Per la ricezione in ginocchio: in data 2 luglio 2002 la “Congregazione per il Culto Divino” chiarificò: “i comunicandi che scelgono di inginocchiarsi non devono per questo motivo subire un rifiuto» (EV 21/665).
Più chiaro di così…