Gruppi bronzei di Lyda Preti
Collocati simmetricamente sulle sommità frontali della balaustra, i due gruppi angelici della scultrice Lyda Preti recano, in piccole urne romane, munite di cristalli e di luci, due insigni reliquie: dal lato del vangelo, la seconda vertebra cervicale di S. Giovanni Bosco, e dal lato dell’epistola, una rotula del discepolo S. Domenico di Savio.
Le svelte figure, librate dall’artista con piglio leggero nello spazio, mostrano tale devota convergenza sulle urne, da apparire come spiritualmente compenetrate del tesoro che portano.
“La scultrice è riuscita a creare” scrive Cesare Basini “una di quelle armonie plastiche che possiamo attenderci soltanto da scultori in grado di darci opere che esprimono il senso universale dell’arte…”
“Nei volti chini verso la teca, vi è intensità di pensiero e riflesso di emozioni. La sacralità del complesso è umanizzata da un soffio di giovinezza che si irradia dai volti protesi, dalle agili efebiche membra. Anche nello sfiorare il barocco l’artista ha dato prova di un equilibrio, di un gusto e di una perizia, che riassumono la di lei versatile personalità. Il ritmo ascensionale della composizione, accentuato dalla sobria eleganza del panneggio, di classica impronta, trova il suo culmine nel braccio elevato in alto dai due angeli di punta.”
“Nelle quattro figure non v’è nulla di statico. Le stesse ali non appaiono come un ornamento ma come naturale integrazione dei corpi slanciati e di aerea levità. È come se vibrassero ancora per il volo compiuto e che si accingono a riprendere dopo la loro sosta riverenziale. Fanno anche pensare, le due coppie, a giovinette che abbiano interrotto un loro giuoco innocente per scrutare con commossa attenzione, non priva di una certa fanciullesca curiosità, le piccole urne.”