Il primo sogno a nove anni
A Giovannino preso per mano la Madonna indica, al di là della figura dominante del Cristo, agnelli mansueti allineati in due piani superiori, trasformazione di animali feroci, dei quali alcuni accennati sotto in un dinamico surrealismo.
Replica del primo sogno
Più volte il primitivo sogno gli si presentò anche da giovane prete, quando ancora non gli si era delineata chiara la missione specifica a cui il Signore lo chiamava. Anche qui una moltitudine di quadrupedi inferociti e uccelli rapaci. Don Bosco tenta la fuga, ma la Pastorella lo invita a unirsi allo strano gregge.
Agnelli trasformati in pastori
Più volte il primitivo sogno gli si presentò anche da giovane prete, quando ancora non gli si era delineata chiara la missione specifica a cui il Signore lo chiamava. Anche qui una moltitudine di quadrupedi inferociti e uccelli rapaci. Don Bosco tenta la fuga, ma la Pastorella lo invita a unirsi allo strano gregge.
Verso l’oratorio
In altro sogno la nobile Signora lo esorta ad intervenire in una rissa indiavolata di ragazzi, che si agitano lanciano sassi. La Matrona poi lo guida al posto dove subirono il martirio i gloriosi capitani della legione tebea, Solutore, Avventore e Ottavio.
Il sogno delle rose
La Regina del cielo ordina a Don Bosco di avanzare sotto un lunghissimo pergolato di rose. Ma le bellissime rose nascondono le spine che fanno sanguinare. Molti giovani lo seguono, ma alcuni di essi tornano indietro.
L’elefante
Stragi immani compiono gli attacchi del nemico, rappresentato da animali mostruosi, come l’elefante che irrompe nel cortile dell’oratorio. Ma una statua della Madonna si anima e protegge sotto il suo manto i giovani.
Attacchi ai giovani
I giovani imprudenti che non si mettono sotto la protezione della Madonna vengono trascinati dal mostro in una voragine.
I corvi voraci
Grossi corvi voraci si aprono il varco attraverso un lenzuolo bianco steso sul cortile dell’oratorio e si avventano sui giovani ignari del pericolo.
Gli angeli tutelari
Ogni tanto il pittore interrompe la rappresentazione dei sogni rasserenandola con la presenza degli angeli custodi, simbolo della lotta del bene contro il male.
Una vite smisurata
Un prete percuote a bastonate una vite cresciuta smisuratamente nel cortile dell’oratorio. Una tempestosa grandinata ne sgretola i grappoli, allusione ai cattivi frutti di alcuni giovani dell’oratorio.
L’inferno
Questo sogno ha spossato Don Bosco per la sua durata. L’inferno si presenta come orrido castello in una valle soffocata dal fumo. Vi sono giovani che vi precipitano dentro, come quello che viene indicato da un angelo a Don Bosco.
Insidie diaboliche
Un feroce leone ed altre belve cercano di lanciarsi contro i giovani, ma questi sono sollevati in alto con la Madonna in mezzo a loro. Più a destra giovani armati di scudo ingaggiano battaglia contro belve, sotto la luce di un angelo bianco.
Ancora gli angeli custodi
Don Bosco aveva una particolare devozione agli Angeli custodi, tutelari dei giovani contro il male.
Le tre colombelle
Dal colle natio Don Bosco vede volare tre colombelle. Un cacciatore spara: due cadono colpite ed una terza vola verso il libero cielo. Simboleggiano le vocazioni alla vita salesiana: su tre due restano e uno va via.
Il Paradiso
E’ il famoso sogno di Lanzo che descrive il paradiso. In una pianura meravigliosa, ricca di piante e di fiori, tra le melodie celesti, Don Bosco incontra a capo di una massa sterminata di giovani Domenico Savio, morto vent’anni prima (1857).