Nasce a Catania “Don Bosco Island” per realizzare l’accoglienza e per rispondere all’emergenza migratoria che coinvolge non solo le coste siciliane, ma l’Italia intera.
Il progetto prevede un intervento basato su un duplice livello: una prima accoglienza nella regione di arrivo delle migrazioni, in Sicilia, e un successivo inserimento in strutture di seconda accoglienza presenti sull’intero territorio nazionale.
“Da tempo abbiamo avviato azioni di accoglienze, specie di Minori Stranieri Non Accompagnati nelle Casefamiglia della Federazione SCS. La costituzione di Don Bosco Island vuol essere il primo passo al quale ne dovrebbero seguire altri connessi al primo, creare una rete di solidarietà che coinvolga l’intera famiglia salesiana presente in Italia. Ognuno dia quello che può, ma lo dia di vero cuore.” spiega Don Giovanni D’Andrea, presidente dei Salesiani per il Sociale.
“Vivere cristianamente il Vangelo significa accogliere lo straniero come gesto di grande carità e solidarietà proprio come Don Bosco e Madre Mazzarello ci hanno insegnato, occupandosi direttamente sia della gioventù immigrata nella Torino e nel Piemonte dell’ottocento sia, nei primi anni delle missioni, degli italiani che erano immigrati in Sud America.” Ha dichiarato Nico Lotta, presidente del VIS.
Al Centro Don Bosco della Plaia di Catania nascerà, il Centro di prima Accoglienza in stile “salesiano”, quindi cordiale, ospitale, attenta, preventiva, presente e assistente. Il Centro potrà accogliere dai 50 agli 80 migranti che potranno rimanere nella struttura per un periodo stimato tra i 90 e i 120 giorni durante il quale riceveranno cure mediche e verranno espletate le procedure necessarie per le richieste di asilo. Le persone accolte saranno impegnate in corsi di lingua italiana, informatica, cittadinanza, presentazione e conoscenza della cultura e dei costumi italiani. Durante il periodo della prima accoglienza i destinatari saranno accompagnati a intraprendere un percorso, con il supporto umano e professionale degli operatori dell’equipe di gestione, volto a definire, per ciascuna persona accolta, il proprio progetto migratorio individuale.
Alla Plaia di Catania, oltre alla Comunità di accoglienza, nascerà il Centro “Don Bosco per i giovani del mondo”: sarà un luogo “simbolo”, dove raccogliere le tante energie del mondo salesiano che si vogliono spendere per un progetto di integrazione e di sperimentazione di convivenza.
Sarà una sorta di “cittadella” dell’integrazione, luogo dove far convergere riflessioni, scambi e attività dei vari centri di accoglienza della Sicilia salesiana (come Camporeale, Cammarata, Agrigento, Piazza Armerina,
Palermo, Viagrande, Giarre). Sarà il luogo dove le Associazioni salesiane, il mondo della scuola e della formazione professionale avranno la possibilità di realizzare momenti di formazione interculturale attraverso le occasioni di incontro, festa, dialogo e confronto su temi e questioni riguardanti la mondialità e l’integrazione.
In sintesi, il centro “Don Bosco per i giovani del mondo”, con contributo di tutto il mondo salesiano, sarà impegnato a promuovere, attraverso la progettazione di interventi di tipo educativo, sociale e culturale, percorsi d’integrazione e di cittadinanza attiva per la popolazione migrante e non solo, nell’ottica di contribuire alla costruzione di una società multiculturale aperta al dialogo ed alla valorizzazione di tutte le diversità.