Illustre parroco,
[…] ho un amico che spesso parla dei giovani qualificandoli come generazione ipsilon […]. Gli devo confessare che non ci ho capito molto […] Siccome si parla di ragazzi ho pensato al mio parroco che è anche salesiano, lui poteva rispondere meglio di qualche altro, visto che i salesiani sono nati per i ragazzi […] Se però non vuole rispondere faccia lei.
Illustre signore,
Le persone nate negli anni ’80 e ‘90 del secolo scorso sono la cosiddetta “Generazione Y” (è la generazione del III Millennio caratterizzata dall’utilizzo dei media e delle tecnologie digitali), per distinguerla dalla generazione precedente, chiamata “Generazione X”, spesso qualificata come indifferente e apatica. I giovani della GY sono diventati dei grandi esperti di computer, telefonini, hi fi, ecc. Tant’è che oggi sono proprio loro a insegnare ai lori padri e ai loro nonni come si usano i moderni mezzi di comunicazione. Non era mai successo da quando il mondo è mondo che i figli insegnassero ai genitori. Sa qual è il vero guaio di questa specie di rivoluzione? Secondo recenti ricerche, pare che genitori e nonni abbiano una certa invidia dei loro figli e nipoti tant’è che hanno addirittura iniziato a imitarli. S’incontrano oggi genitori e nonni che vestono come i loro figli o nipoti: jeans casual, pure sdruciti; scarpe sportive che un tempo chiamavamo “da tennis”; fogge strane di capelli, profumi esotici, orecchino, ecc. Insomma, consapevolmente o no, oggi spesso sono gli adulti che scelgono i giovani come modelli. Non si sono rovesciate le parti, ma quasi. Ci si salva ancora perché i giovani sono sì capaci di insegnare ai loro genitori e/o nonni tutte le furbizie dei nuovi media e i segreti di Internet e della realtà digital/virtuale, ma certo appaiono alquanto imbranati quando si tratta di vivere e trasmettere valori. Vanno ancora educati e ne hanno un gran bisogno, mi creda.
Il parroco