La Parrocchia Don Bosco gruppo Turistico ti propone: Gita a Sutri e tradizionale polentata
Sabato 16 febbraio 2019
Programma : partenza da piazza San Giovanni Bosco (davanti al sagrato) ore 7:30 con Bus GT. Mattinata dedicata alla visita guidata: mitreo e scavi archeologici Anfiteatro romano, centro storico di Sutri e sue bellezze. Dopo la visita guidata pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, passeggiata al lago di Vico. Partenza per Roma con rientro in serata destinazione piazza San Giovanni Bosco.
se vuoi maggiori informazioni sulla tuscia clicca sul link https://www.passaggilenti.com/borghi-piu-belli-della-tuscia-cosa-vedere/
La quota comprende : Viaggio a/r in bus Gt. Escursioni e visite come da programma. Pranzo in ristorante. Assicurazione medico.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni segreteria Ufficio Turistico parrocchiale. Orario Ufficio lun- merc -ven 17:00 - 18:30 giov 9:00 – 11:30
Recapiti 06-710401320
Sutri e il suo territorio rappresentano una delle mete più straordinarie della Tuscia sotto il profilo archeologico ed ambientale. Il borgo di Sutri, arroccato lungo uno sperone tufaceo, con cui forma un tutt’uno, appare alla vista d’improvviso, con le sue torri e con le sue mura merlate. Il centro storico
Interessanti e di un certo valore artistico sono gli edifici religiosi che possiamo ammirare nel centro storico. Tra questi spicca la Chiesa di Santa Maria Assunta risalente al XII secolo e consacrata da papa Innocenzo III nel 1207. Poi abbiamo la Chiesa di San Francesco fondata proprio dal santo di Assisi nel 1222, quella di San Silvestro in stile romanico e San Sebastiano edificata prima del XIII secolo. Altre bellezze artistiche le possiamo ammirare visitando la Chiesa di San Rocco, la chiesa della Santissima Concezione del XVI secolo, la chiesa di Santa Maria del Tempio e la chiesa della Madonna del Parto.
Grande interesse archeologico riveste il suggestivo Anfiteatro Romano di Sutri. Un meraviglioso monumento, questo, di epoca romana risalente tra la fine del II secolo ed il I secolo. La sua scoperta, per opera della popolazione locale, avvenne solamente nella prima metà dell’Ottocento. Precisamente tra il 1835 ed il 1838. Come fu per l’Anfiteatro Flavio a Roma, anche quello di Sutri mostrava un coronamento finale con diverse strutture decorative ancora il borgo di Sutri oggi parzialmente visibili. Di forma ellittica e strutturato con tre ordini di gradinate, poteva contenere oltre 9000 persone.
Le origini misteriose di Sutri: la leggenda di Saturno
Secondo un’antichissima leggenda il primo re della penisola italica fu il Dio Saturno, padre di tutti gli dei e dei mitici Pelasgi, il quale stanziatosi nell’Italia centrale, vi fondò le città più antiche. Da qui la tradizione di Sutri vuole che anch’essa sia stata fondata da Saturno. Infatti, proprio dal suo nome, che gli etruschi pronunciavano Sutrinas, deriverebbe quello della cittadina. Nello stemma sutrino compare ancora il dio a cavallo con un fascio di spighe dorate in mano che simboleggiano la fertilità di queste terre.
Ad ogni modo, è certo che le origini di Sutri sono assai remote. Probabilmente già in epoca pre-etrusca qui si trovava un insediamento di una certa entità. D’altro canto, forse risalgono, anche le varie grotte visibili nelle rupi, e poi riadattate a necropoli. E proprio le necropoli sono uno degli elementi archeologici più eminenti di Sutri. Se ne trovano un po’ ovunque, e tra esse spiccano quelle che bordano la Via Cassia poco prima dell’ingresso al paese, disposte a schiera e dalle forme bizzarre ed inconsuete.