A cosa serve la musica nella Liturgia? Risponde direttamente e semplicemente il Concilio Vaticano II, nella SC 112: “il fine della Musica Sacra è la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli”. Possibile? Che servisse a lodare Dio, ci è molto naturale e istintivo; ma addirittura serve alla “santificazione dei fedeli”? Addirittura. Come è possibile questo? Lo analizziamo scomponendolo per punti.
Si parla della Musica Sacra. E perché non altri tipi di musica? Perché proprio quella “sacra”? In realtà non è la musica che è etichettata come “sacra”, ma il messaggio che porta. La musica è una forma d’arte, e tra tutte le arti, è probabilmente quella più “immediata”: non si ha bisogno di “capire” o “conoscere” per esserne colpiti in qualche modo. Va direttamente al cuore, e il suo linguaggio è, come si dice, “universale”. Quando il messaggio che porta è a servizio del sacro, allora diventa Musica Sacra. E quando è a servizio della Liturgia, si parla di Musica Liturgica.
Quindi già possiamo fare un assunto: la musica che usiamo nella Liturgia non è e non può essere casuale, ma deve partire da quella particolare Liturgia, quel particolare momento in cui è inserita. Essa veicola un messaggio, esattamente come la Parola e i Segni, che deve essere coerente con quello che la Liturgia sta esprimendo in quel momento. Detto molto semplicemente: se un fedele non viene toccato dalla Parola, o non viene toccato dal Segno, si tenta di toccarlo con la Musica. Ma quel “tocco” deve essere lo stesso della Parole e del Segno, non un altro. Ed è quel “tocco” che santifica, nell’accezione più cristiana del termine.
Si badi bene: finora non si è specificato che Liturgia: perché questo concetto vale per una Liturgia della Parola, per una Liturgia Penitenziale, per un momento di preghiera. E massimamente vale per la Liturgia Eucaristica, in cui Dio si fa uomo in Cristo non per umanizzare Dio, ma per divinizzare l’uomo. E la musica, di conseguenza, deve riuscire a far presente questo.
In definitiva, ora, è facile capire cosa è la musica nella Liturgia: non è colonna sonora, non è riempimento, non è “sfogo musicale” del singolo o del gruppo. E’ Parola fatta musica. Se vi par poco….