NELL’ATTESA DI CRISTO, BUON SAMARITANO DELL’UMANITÀ
La Novena del Natale è tradizione cara al nostro popolo. Essa è segno tangibile
dell’attesa e della speranza che abitano i cuori degli uomini e delle donne che non
temono di manifestare, nella semplicità tipica dei più piccoli, i loro sentimenti di
affetto verso Dio che per noi si fa Bambino.
Nel mistero dell’Incarnazione Dio si è rivelato nel Figlio, volto compassionevole
dell’amore.
A motivo del tempo particolare che stiamo vivendo e, incoraggiati dall’enciclica di
papa Francesco “Fratelli tutti”, da poco affidata a tutti gli uomini e le donne del
nostro tempo, nei giorni della novena che ci preparano al Natale del Signore, vogliamo contemplare e meditare il mistero amorevole di Dio Padre che in Gesù si
piega sull’umanità stanca e sofferente.
Ancora oggi, «Cristo come buon samaritano, si fa prossimo a ogni uomo, piagato
nel corpo e nello spirito, e versa sulle sue ferite l’olio della consolazione e il vino
della speranza. Per questo dono di grazia, anche la notte del dolore si apre alla
luce pasquale del Verbo fatto carne, crocifisso e risorto» (Cfr. MR, Prefazio Comune VIII, p. 404). Anche noi, sul suo esempio, siamo invitati a fare lo stesso, portando al cuore del Padre le preghiere e le fatiche dell’umanità e ai fratelli il suo
amore che salva e la nostra sollecitudine. Accompagneranno la preghiera di ogni
giorno i testi tipici della liturgia di questi giorni e, per la meditazione, alcuni brani
tratti dall’enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco. Le preghiere d’intercessione
sono tratte e adattate dal testo “Con viscere di misericordia”, di don Tonino Bello,
vescovo (1935-1993).
È bene conservare questo tempo di preghiera, curandolo in tutti suoi particolari: i
segni, i testi da proclamare, le preghiere e i canti; può diventare non solo espressione della devozione personale ma motivo di forte e profonda spiritualità e di formazione per tutta la comunità.
Ogni giorno, dal 16 dicembre su questo sito e alle ore 17 in Basilica.