La Via della Misericordia
Via Crucis per il Venerdì Santo dell’anno Giubilare della Misericordia.
INTRODUZIONE
Nella memoria di questa Passione
noi ti chiediamo perdono, Signore,
per ogni volta che abbiamo lasciato
il tuo fratello soffrire da solo.
Rit: Noi ti preghiamo,
Uomo della croce,
Figlio e fratello,
noi speriamo in te! (2 volte)
Nella memoria di questa tua morte
noi ti chiediamo coraggio, Signore,
per ogni volta che il dono d’amore
ci chiederà di soffrire da soli. Rit.
Nella memoria dell’ultima cena,
noi spezzeremo di nuovo il tuo pane
ed ogni volta il tuo corpo donato
sarà la nostra speranza di vita. Rit.
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Sac. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Sac. O Dio nostro Padre, donaci di celebrare con fede i misteri della passione di Gesù, tuo Figlio, perché possiamo crescere nell’amore per te e per il prossimo. Per Cristo nostro Signore.
Ass. Amen
Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.
I STAZIONE: GESÙ È CONDANNATO A MORTE
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Dopo averlo arrestato, i giudei condussero Gesù al Pretorio di Pilato, perché fosse condannato a morte. Pilato non trovò in Lui nessuna colpa e voleva liberarlo. ma i giudei gridavano: “Crocifiggilo!”.
2 l. Nella vicenda storica di Gesù Cristo appare l’agire di Dio nei nostri confronti. Egli condivide le nostre pene e i nostri dolori per usarci Misericordia e Salvarci. Manifesta la Sua onnipotenza donando tutto se stesso per la nostra vita.
Sac. Signore Gesù che ci hai insegnato il senso autentico della giustizia e della verità usandoci Misericordia sostienici nel cammino della vita e aiutaci ad essere misericordiosi verso i fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.
II STAZIONE: GESÙ È CARICATO DELLA CROCE
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Quando l’ebbero schernito, gli levarono il manto, gli misero sulle spalle una pesante croce e lo condussero per crocifiggerlo.
2 l. In un mondo che così velocemente cambia direzione la vicenda della Passione di Gesù ci indica la via della pazienza che non è semplice rassegnazione alle vicende della vita ma Speranza e Impegno a lasciarci trasformare l’esistenza dalla Misericordia del Padre
Sac. Signore mite e umile di cuore la tua pazienza sproni la nostra ansia e la nostra fretta perché possiamo permetterti di agire in noi per scoprire il senso autentico dell’esistenza. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
O quam tristis et afflícta
fuit illa benedícta
Mater Unigéniti!
III STAZIONE: GESÙ CADE LA PRIMA VOLTA SOTTO LA CROCE
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Il profeta Isaia aveva visto il salvatore degli uomini carico dei nostri peccati, sfigurato dalle nostre cattiverie, schiacciato dal peso delle nostre colpe.
2 l. La nonviolenza di Gesù è la risposta alle nostre meschinità e alla nostra cattiveria. Gesù ci ha insegnato a uscire dal circolo vizioso del male attraverso uno slancio d’amore che diventa perdono.
Sac. Signore quanta violenza ci circonda. Prevaricazioni, maltrattamenti, vita sregolata, violenza psicologica. Aiutaci Signore a vincere il male che ci opprime secondo la logica della Tua Misericordia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Quae maerébat et dolébat,
Pia Mater dum videbat
nati poenas íncliti.
IV STAZIONE: GESÙ INCONTRA SUA MADRE
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Il vecchio Simeone aveva predetto alla madre di Gesù i momenti dolorosi della sua passione: “Una spada Ti trapasserà il cuore!”.
2 l. Essere la Madre di Dio è una vocazione unica che Maria ha vissuto fino alla fine. Ha condiviso i dolori del Suo Figlio e da esso ci è stata indicata come nostra Madre. La Passione di Cristo i dolori di Maria rivelano la maniera nuova di vivere le nostre relazioni: in Lui siamo diventati tutti figli di Dio e fratelli tra di noi, sotto lo sguardo di Maria nostra Madre.
Sac. Per i dolori di Maria, guarda a Signore i tuoi figli e suscita in loro sentimenti di fraternità perché lo spirito della comunione rinnovi l’umanità e la Chiesa. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si vidéret
in tanto supplício?
V STAZIONE: GESÙ È AIUTATO DAL CIRENEO
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Nell’uscire dalla città per salire al Calvario, i soldati che conducevano Gesù si imbatterono in un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo requisirono perché aiutasse Gesù a portare la croce.
2 l. L’Incarnazione di Cristo, la Sua vita e la Sua gloriosa passione e morte letti alla luce della Resurrezione ci svelano il mistero di Dio che ha scelto di condividere la nostra esistenza per elevarci, si è caricato delle nostre pene per consolarci ha portato la croce per essere solidale con noi.
Sac. Signore non è il Cireneo che viene caricato della Tua Croce, non siamo noi che portiamo la sofferenza insieme con Te. Tu dolce Gesù condividi le nostre pene e proti insieme con noi la Croce per Salvarci. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Quis non posset contristári,
Christi Matrem contemplári
doléntem cum Filio?
VI STAZIONE: LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Così aveva profetizzato Isaia: “È disprezzato come il più miserabile degli uomini, uomo dei dolori, sfinito dalla sofferenza; sembra un lebbroso, umiliato e percosso dalla giustizia di Dio”.
2 l. Nel mistero della Passione di Gesù noi contempliamo l’accettazione del volere di Dio e la sua relazione Filiale col Padre. Ha scelto di condividere il progetto di salvare l’umanità e nel suo volto siamo chiamati a guardare riflesso il volto di tutti i bambini e i giovani, le donne e degli uomini, gli anziani, i poveri e gli ammalati che in ogni parte della terra vengono trasfigurati dalla violenza, dal male e dalla malattia.
Sac. Signore il nostro cuore è inquieto, la nostra vita è in cerca della felicità, ci manchi Tu. Lasciaci incontrare il Tuo volto è avremo la pace, facci contemplare il Tuo volto e avvertiremo l’urgenza dell’essere Misericordiosi col prossimo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Pro peccátis suae gentis
vidit Jesum in torméntis
et flagéllis sùbditum.
VII STAZIONE: GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Gesù ha veramente preso su di sé i nostri peccati e l’iniquità di tutti gli uomini. Su di Lui Dio ha addossato il nostro castigo; per le sue piaghe noi siamo guariti.
2 l. Il desiderio di Dio è quello di prendere su di sé tutte le sporcizie dell’umanità; le ha redente facendosi inchiodare sulla croce. Caricandosi i nostri peccati e le nostre pene ha sconfitto il male e la morte. Grazie alla Sua passione e morte ha ricacciato Satana negli inferi; e là dove ogni uomo piange e soffre Lui continua a farsi vicino per offrirci la Sua Consolazione e il Suo perdono.
Sac. Signore dacci il senso del peccato perché possiamo comprendere tutto il male che facciamo a noi stessi e ai fratelli; Signore facci avvertire la nostalgia della Tua amicizia e della Tua Misericordia per vincere insieme a Te sul male e sulla morte. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Vidit suum dulcem natum
moriéndo desolátum,
dum emísit spíritum.
VIII STAZIONE: GESÙ INCONTRA LE PIE DONNE
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Gesù si rivolse alle donne e disse. “Non piangete su di me, ma su voi stesse e sui vostri figli, perché si avvicina il tempo in cui riceverete il castigo per i vostri peccati! se è così dura la pena che cade su di me che sono innocente, che cosa sarà di voi che siete nel peccato?”
2 l. Si può stare con Gesù senza riconoscerlo come il Cristo; si può stare vicino a Lui ma rimanergli estranei. Il Venerdì Santo è il giorno della nostalgia di Dio, ogni cristiano avverte il bisogno di stare vicino a Gesù. Stare vicino a Lui ci fa comprendere quanto dia pace vivere una relazione autentica con Cristo, una relazione che tocchi la nostra interiorità. A questa pace si giunge attraverso la fede
Sac. Signore Gesù facci avvertire il bisogno di Te; facci accogliere la Grazia della Tua Misericordia che può rinnovarci in modo autentico. Genera la fede nel nostro cuore e donaci la Tua pace. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Eia, mater, fons amóris,
me sentíre vim dolóris
fac, ut tecum lúgeam.
IX STAZIONE: GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Gesù sale al Calvario come un agnello innocente, che non oppone resistenza a chi gli dà la morte. L’intima tristezza di vedersi abbandonato da tutti, anche dagli amici più cari, è divenuta insopportabile, e Gesù ancora una volta si accascia al suolo.
2 l. Essere coinvolti nella Vita di Gesù, entrare in comunione di fede con Lui, lasciarsi afferrare da Cristo è questo il mistero della grazia. L’amore del Signore non viene mai meno per noi, neanche quando ci allontaniamo da Lui. È proprio allora che ci fa sentire quanto è grande il Suo cuore verso di noi.
Sac. Essere fedele sino alla fine verso di noi, è questo, Signore, che ci colpisce contemplando la Tua passione. Donaci Signore la fedeltà sino alla fine verso di Te e alla Tua divina Misericordia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Fac, ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum,
ut sibi compláceam.
X STAZIONE: GESÙ È SPOGLIATO DELLE SUE VESTI
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Giunti sul Calvario, i soldati diedero da bere a Gesù, vino mescolato con mirra perché sentisse meno il dolore. Gesù lo assaggiò, ma non ne volle bere. Poi gli strapparono di dosso le vesti e se le divisero tra loro tirando a sorte la tunica.
2 l. L’eccesso di violenza che passa nelle vicende della passione di Cristo ci lascia senza fiato; è il mistero dell’amore e della misericordia di Dio che si consuma fino alla fine e senza riserve per ciascuno di noi. Un mistero che ci dice la solidarietà di Dio con la nostra vita e la nostra dignità. Quando la violenza dell’uomo ci schiaccia e opprime la nostra di dignità facciamo memoria di Cristo che è lì al nostro fianco.
Sac. Signore spogliato delle vesti per rivestire ciascuno di noi del Tuo amore, Signore schiacciato dalla violenza per difendere la nostra dignità, Signore beffeggiato e deriso per aprirci la via della felicità, donaci la grazia della fede nella Tua divina Misericordia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sancta Mater, istud agas,
crucifíxi fige plagas
cordi meo válide.
XI STAZIONE: GESÙ È INCHIODATO SULLA CROCE
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Era l’ora terza e lo crocifissero. e sulla croce posero la scritta: “Gesù Nazareno Re dei Giudei”. Con lui crocifissero pure due malfattori, uno a destra l’altro a sinistra, I giudei che passavano di là e i sommi sacerdoti lo insultavano dicendo: “hai salvato gli altri, ora salva Te stesso! Discendi dalla croce e ti crederemo!”. Ma Gesù ripeteva: “Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno!”
2 l. Questo è il momento delle consegne. Il Signore affida l’umanità alla protezione materna di Maria. Consegna all’umanità il nuovo comandamento: quello dell’amore vicendevole che si allarga ai nemici e che ha come legge il perdono. L’agire di Cristo inoltre genera la conversione e da quel momento nessuno sarà più estromesso dal Paradiso
Sac. Signore donaci la fede del buon ladrone, che primo fra i peccatori della terra godette i benefici della Tua Resurrezione. Contemplando il Tuo amore e affidandoci alla maternità di Maria il nostro cuore divenga docile e possa accogliere il dono del perdono da condividere coni fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Tui Nati vulneráti,
tam dignáti pro me pati,
poenas mecum dívide.
XII STAZIONE: GESÙ MUORE IN CROCE
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Verso mezzogiorno il sole si oscurò, e le tenebre scesero su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Gesù gridò a gran voce: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito!”. E, reclinato il capo, spirò.
2 l. Ecco questo è il momento della Salvezza; l’attimo atteso dai profeti, il giorno della nostra Liberazione. In questo momento lasciamoci avvolgere dal Sangue glorioso di Cristo che rinnova l’umanità; mettiamo il nostro orecchio sul suo cuore per sentire il palpito d’Amore di Dio per ciascuno di noi. Gesù che porta a compimento il disegno di Salvezza del Padre consegna lo Spirito perché nella nostra vita non ci dobbiamo sentire più soli; Lui è affianco a noi, soffre le nostre stesse sofferenze e miserie; vive insieme a noi.
Sac. Allarga il nostro cuore o Signore perché possiamo accogliere il dono della Tua Salvezza e della Tua liberazione che ci rende figli amati dalla Misericordia del Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Fac me vere tecum flere,
Crucifíxo condolére
donec ego víxero
XIII STAZIONE: GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Un soldato, avvicinatosi a Gesù, e visto che era già morto, non Gli spezzò le gambe, ma con un colpo di lancia gli trafisse il cuore, e subito ne uscì acqua e sangue. Poi gli amici di Gesù vennero e staccarono il suo corpo dalla croce.
2 l. Non siamo soli a portare la Croce, Cristo la porta insieme con noi. È questo il momento in cui riceviamo l’abbondanza delle sue consolazioni. Anche il dolore di Maria, per quanto profondo e lancinante è intriso di consolazione, quella consolazione che scaturisce dallo stesso Crocefisso.
Sac. Signore usaci Misericordia e consolaci; non farci mancare questa grazia specie quando la solitudine, l’abbandono e la paura avvolgono la nostra vita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Iuxta crucem tecum stare,
te libenter sociare
in planctu desídero.
XIV STAZIONE: GESÙ È POSTO NEL SEPOLCRO
Sac. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Ass. Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
1 l. Giuseppe d’Arimatea chiese a Pilato il permesso di seppellire il corpo del Signore. Allora prese il corpo di Gesù, lo avvolse con aromi in un bianco lenzuolo, e lo collocò in un sepolcro nuovo scavato nella roccia.
2 l. Gesù consegna tutto se stesso alla volontà del Padre di Salvare l’umanità. Si addormenta nel sonno della morte che porta a noi la salvezza e la liberazione. La morte di Cristo è l’inizio della vita nuova quella dei figli di Dio; il sonno di Cristo è causa della resurrezione per i morti, incominciando da Adamo ed Eva ogni uomo della terra sperimenta la ricchezza della grazia che viene dalla Passione di Cristo. Il Sonno di Cristo è causa della vita eterna e della riconciliazione per il genere umano
Sac. O Cristo la Tua morte, il tuo sonno ridesti la nostra coscienza perché possiamo avvertire l’urgenza della fede, impariamo a far fruttificare i doni che ci hai dato e con la nostra carità portiamo frutti di vita eterna. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
TI SALUTO, O CROCE SANTA
Rit. Ti saluto, o Croce santa che portasti il Redentor;
gloria, lode, onor ti canta ogni lingua ed ogni cuor.
Sei vessillo glorioso di Cristo,
sei salvezza del popol fedel.
Grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crudel. Rit.
Tu nascesti fra braccia amorose
d’una Vergine Madre, o Gesù.
Tu moristi fra braccia pietose
d’una croce che data ti fu. Rit.
O Agnello divino immolato,
sull’altar della croce, pietà!
Tu, che togli dal mondo il peccato,
salva l’uomo che pace non ha. Rit.
Del giudizio nel giorno tremendo,
sulle nubi del cielo verrai.
Piangeranno le genti vedendo
qual trofeo di gloria sarai. Rit.