Nell’ultima Cena, Gesù Cristo istituì il sacrificio e convito pasquale per mezzo del quale è reso continuamente presente nella Chiesa il sacrificio della croce, allorché il sacerdote, che rappresenta Cristo, compie ciò che il Signore fece e affidò ai discepoli, perché lo facessero in memoria di lui. Cristo infatti prese il pane, rese grazie, spezzò il pane, … prese il calice e li diede ai suoi discepoli dicendo: “Prendete, mangiate, …bevete; questo è il mio Corpo; …questo è il calice del mio Sangue. Fate questo in memoria di me”. Perciò la Chiesa ha disposto tutta la celebrazione della liturgia eucaristica in vari momenti, che corrispondono a queste parole e gesti di Gesù. Infatti:
nella preparazione dei doni vengono portati all’altare pane e vino con acqua, cioè gli stessi elementi che Cristo prese tra le sue mani;
nella Preghiera Eucaristica si rende grazie a Dio per tutta l’opera della salvezza, e le offerte diventano il Corpo e il Sangue di Cristo;
mediante la frazione del pane e per mezzo della Comunione, i fedeli si cibano del Corpo del Signore nell’unico pane e ricevono il suo sangue nell’unico calice, allo stesso modo con il quale gli Apostoli li hanno ricevuti dalle mani di Cristo stesso.
La preghiera dei fedeli conclude la Liturgia della parola; ad essa segue la Liturgia eucaristica. Lo stacco fra le due parti è oggi avvertito solo per la preparazione delle offerte e il movimento del Presbitero. Nei tempi antichi lo stacco era netto, perché a questo punto venivano congedati i Catecumeni che si preparavano al Battesimo, i pubblici peccatori durante il periodo della penitenza e coloro che erano esclusi dalla comunione dei fedeli per ostinata ribellione o credenze eretiche. In quei tempi e per la gente di allora l’allontanamento era segno chiaro di una realtà che è sempre attuale: la Messa è un fatto religioso, in cui è presente il Figlio di Dio, che esige comunione con Dio e con i fratelli battezzati. Oggi non è escluso nessuno, ma il peccatore è invitato a riconciliarsi con Dio e il non battezzato a riflettere seriamente sul mistero che si celebra.
L’altare prima della liturgia eucaristica dovrebbe essere spoglio di tutti gli oggetti richiesti per l’Eucaristia e il Sacerdote dovrebbe trovarsi alla sede.