Luca 2, 16-21: 16 Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18 Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20 I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. 21 Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo
(Bibbia Cei: versione 2008)
LETTURA (leggere con intelligenza e comprendere con sapienza)
Luca 2, 16-21
Andarono dunque senz`indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com`era stato detto loro. Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall`angelo prima di essere concepito nel grembo della madre
(Bibbia Cei: versione 1971)
Esegesi
I primi due capitoli di Luca, sono chiamati “vangeli dell’infanzia” e si staccano dalla primitiva predicazione cristiana dei Vangeli che, raccontando la vita e le parole di Gesù iniziava dall’attività di Giovanni (esempio: Mc 1, 2 ss, Atti 10, 37). Questi capitoli si differenziano poi nettamente anche dai successivi per il mondo con cui vengono utilizzati e personaggi dell’Antico Testamento, per l’orizzonte teologico, che si ispira alle attese messianiche giudaiche e per lo stile letterario. Lo stile con cui Luca scrive questi capitoli era ben noto in Israele ed era chiamato “midrash” o “commento”, che era uni commento edificante della Bibbia fatto dai Rabbini,. riattualizzando i testi sacri alla luce di fatti nuovi. In Luca 1-2, sulla base di una breve autentica memoria dei fatti, il racconto viene completato da un’antologia di citazioni attinte all’Antico testamento e appropriate alla nascita del Messia. I fatti storici provengono dall’ambiente della Madre e dei parenti di Gesù o furono conservati nei circoli giudeo-cristiani e sono la nascita di Giovanni da un vecchio sacerdote e da Elisabetta, la nascita di Gesù, il Messia, in occasione di un viaggio per censimento a Betlemme, da Maria sposata Giuseppe, le cerimonie avvenute attorno a quelle nascite e un episodio della fanciullezza di Gesù al tempio. Luca ha rielaborato i fatti, li ha riletti mediante allusioni e attualizzazioni dell’Antico Testamento, come le nascita di Isacco, di Samuele, di Sansone e li ha ricomposti non secondo la successione cronologica, ma secondo un criterio artistico: (composizione di un’azione drammatica in due dittici: Giovanni e Gesù, parallelismo, ritornelli). Inoltre tutto è letto alla luce della resurrezione è Gesù che è visto come figlio di Davide, Messia, re, figlio di Dio, anche se si questa precisazione di discute se sia chiara in questi capitolo. Con Luca 1-2 non ci troviamo davanti ad una storia per bambini ma davanti a racconti carichi di messaggi teologici, che esigono studio attento. La pericope proposta per la messa della notte di Natale presenta il fatto storico della nascita di Gesù a Betlemme. Non si tratta né di un resoconto cronachistico, né di una leggenda colorita di folclore, ma di un avvenimento reale interpretato alla luce della fede cristiana, con al centro l’annunzio semplice e conciso della nascita di Gesù: “ Dette alla luce il suo primogenito”.
ANDARONO SENZ’INDUGIO (16)
I pastori per andare da Gesù devono percorrere una “distanza” e la percorrono “senza indugio”. Essi vogliono vedere il “segno”, ma è anche la sollecitudine della fede che si fa risposta all’annunzio di Dio. E’ interessante notare come tutto il racconto di Luca sia costellato di verbi di moto e di sorpresa: “ Andiamo, vediamo, conosciamo, andarono, trovarono, videro, riferirono, tutti udirono, si stupirono, tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quanto avevano udito e visto”. Agostino dirà “ uomo immerso nel gelo della notte, vieni, cammina anche tu verso Beltemme, verso il bambino e sua madre, lasciati avvolgere dalla luce del Signore”.
TROVARONO (16)
La scena presenta una povera famiglia e un gruppo di gente rifiutata dal Sinedrio. Luca vede già profilarsi l’assemblea della Chiesa che “ glorifica e loda Dio per tutto quello che ha udito e visto” (20).
RIFERIRONO (16)
I pastori ricevendo la rivelazione hanno ricevuto la missione di trasmetterla (1 Cr 15, 1) e diventano zelanti missionari e diffondono la notizia che fa meravigliare.
MARIA (19)
Mentre la gente si meraviglia, Maria, custodisce il ricordo, come i profeti, e approfondisce con la meditazione il senso dei fatti cui ha preso così grande parte. Forse qui Luca ci presenta Maria come fonte primaria delle sue notizie sull’infanzia di Gesù.
I PASTORI (20)
I pastori ritornano al gregge lodando e glorificando Dio.. Così la lode degli angeli si ripete nella bocca dei pastori. La vita che i pastori stanno per riprendere sarà ormai illuminata.
OTTO GIORNI (21)
Il primo intervento ufficiale su Gesù consiste nel sottometterlo alla Legge: come ebreo fa la sua entrata nel popolo dell’alleanza. La circoncisione era infatti il rito dell’aggregazione a Israele e simbolo dell’alleanza stipulata da Dio con Abramo e discendenti. (Gn 19, 9-14)
GLI FU MESSO NOME GESU’ (21)
Nella circoncisione si soleva imporre il nome (Lv 12, 3). Quando Dio muta il nome di un personaggio ne muta il destino, quando lo sceglie e lo preannunzia prima della nascita è perché egli ha segnato il destino e la missione del bambino che vengono indicati nel nome stesso (Is 7,14). Il nome “Gesù” significa “ Javhé salva” ed era stato annunziato a Maria (Lc 1, 31) e spiegato a Giuseppe (Mt1, 21). Questo nome indica la missione di Salvatore.
MEDITAZIONE (meditare con attenzione e ascoltare con amore)
MARIA MADRE DI DIO
Noi proclamiamo, in senso assoluto, che la santa Vergine è propriamente e veramente Madre di Dio (Greg. Naz., Epist. 1 ad Cledon). Come, infatti, è Dio colui che è nato da lei, così, per conseguenza, è Madre di Dio, colei che generò il vero Dio che prese carne da lei. Noi diciamo che Dio, senza dubbio, è nato da lei, non già perché la divinità del Verbo trasse da lei il principio dell`esistenza; ma perché lo stesso Verbo, che è stato generato prima dei secoli, al di là di alcun tempo, ed esiste insieme col Padre e lo Spirito Santo senza inizio e da sempre, negli ultimi tempi si racchiuse nel seno di lei per la nostra salvezza, e col prendere la nostra natura umana da lei fu generato senza che mutasse la propria natura (divina). La santa Vergine, infatti, non generò un semplice uomo, ma il Dio vero; non puro spirito, ma rivestito di carne umana; né (questo avvenne) in modo tale che, portato il corpo dal cielo, venne a noi per mezzo di Maria, come attraverso un canale; ma prese da lei corpo umano della nostra medesima natura, che in lui sussistesse. Infatti, se il corpo è disceso dal cielo, e non è stato ricevuto dalla nostra natura, che gran bisogno c`era di farsi uomo? Il Verbo di Dio si rivestí, pertanto, della natura umana, affinché con la stessa natura che aveva peccato, ed era decaduta, corrompendosi, vincesse il tiranno che si era ingannato e così fosse ristabilito dalla corruzione, come l`apostolo del Signore dice: Poiché la morte entrò per mezzo dell`uomo, parimenti per l`uomo la risurrezione dei morti (1Cor 15,21). (Giovanni Damasceno, De fide ortod., 3, 12)
PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO
“Che è nato per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine”. Questa fra gli uomini è nascita dovuta all`economia della salvezza, mentre quella è della sostanza divina: questa è di condiscendenza, quella di natura. Nasce per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine: e certo a questo punto si richiedono piú puri le orecchie le l`intelletto. Infatti a questi, che poco fa hai appreso nato indicibilmente dal Padre, ora apprendi che dallo Spirito Santo è stato preparato un tempio nel segreto del ventre verginale; e come nella santificazione dello Spirito Santo non si deve intendere nessuna fragilità, così anche nel parto della Vergine non si deve intendere alcuna corruzione. Ora infatti al mondo è stato dato un nuovo parto e non senza ragione. Chi infatti in cielo è unico Figlio, conseguentemente anche in terra è unico e nasce in modo unico. Su questo argomento sono a tutti note e riecheggiate nei Vangeli le parole dei profeti, i quali affermano che una vergine concepirà e partorirà un figlio (Is 7,14). E anche il meraviglioso modo del parto il profeta Ezechiele aveva anticipatamente indicato, definendo simbolicamente Maria porta del Signore, cioè attraverso la quale il Signore è entrato nel mondo. Dice pertanto cosí: La porta che guarda ad oriente sarà chiusa e non verrà aperta e nessuno vi passerà attraverso, perché proprio il Signore Dio d`Israele passerà attraverso questa porta e sarà chiusa (Ez 44,2). Che cosa di altrettanto evidente si sarebbe potuto dire della consacrazione della Vergine? Rimase in lei chiusa la porta della verginità, attraverso di essa il Signore Dio d`Israele è entrato in questo mondo, e attraverso di essa è venuto dal ventre della Vergine, e in eterno la porta della Vergine è rimasta chiusa poiché la verginità è stata preservata. Per tal motivo lo Spirito Santo è detto creatore della carne del Signore e del suo tempio. Comincia già da qui a comprendere anche la maestà dello Spirito Santo. Infatti riguardo a questo anche la parola del Vangelo afferma che, quando l`angelo parlò alla Vergine e le disse: Partorirai un figlio e gli darai nome Gesú: infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati, ed ella rispose: In che modo avverrà questo, dal momento che non conosco uomo, allora l`angelo di Dio le disse: Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell`Altissimo ti adombrerà: perciò ciò che da te nascerà santo sarà chiamato Figlio di Dio (Lc 1,31.34.35; Mt 1,21). Osserva dunque la Trinità che coopera scambievolmente. E` detto rito Santo viene sulla Vergine e la potenza dell`Altissimo adombra. Ma qual è la potenza dell`Altissimo, se non proprio Cristo, che è potenza di Dio e sapienza di Dio? (1Cor 1,24). Ma questa potenza di chi è? Dell`Altissimo, è detto. Perciò è presente l`Altissimo, è presente anche la potenza dell`Altissimo, è presente anche lo Spirito Santo. Questa è la Trinità, che dovunque è nascosta e dovunque appare, distinta nei nomi e nelle Persone, sostanza inseparabile della divinità. E benché soltanto il Figlio nasca dalla Vergine, tuttavia è presente anche l`Altissimo è presente anche lo Spirito Santo, perché venga santificato il concepimento della Vergine e il suo parto. (Rufino di Aquileia, Expositio symboli, 8-9)
INNO A MARIA
Salve, Madre di Dio, Maria, tesoro venerabile di tutto il mondo, lampada inestinguibile, corona della verginità, scettro della sana dottrina, tempio indissolubile, casa di colui che non può essere contenuto in nessuna casa, madre e vergine; per la quale è chiamato benedetto nei Vangeli colui che viene nel nome del Signore (Mt 21,9): salve, tu accogliesti nel tuo seno santo e verginale l`immenso e incontenibile, per te la santa Trinità è glorificata e adorata; per te la preziosa croce è celebrata e adorata in tutto il mondo; per te il cielo esulta, per te gli angeli e gli arcangeli si allietano, per te i demoni son messi in fuga, per te il diavolo tentatore cade dal cielo, per te la creatura decaduta vien portata al cielo; per te ogni creatura, irretita dal veleno degli idoli, giunge alla conoscenza della verità; per te il santo battesimo è stato dato ai credenti, per te l`olio della consacrazione, per te sono state fondate le Chiese in tutto il mondo, per te i popoli son guidati alla penitenza. E che dirò ancora? Per te l`unigenito figlio di Dio rifulse come luce a coloro ch`eran nelle tenebre; per te i profeti parlarono, per te i morti risorgono, per te gli apostoli annunziarono la salvezza, per te i re regnano in nome della santa Trinità. E chi mai potrà celebrare adeguatamente quella Maria degnissima d`ogni lode? Essa è madre e vergine; o cosa meravigliosa! Questo miracolo colma di stupore. (Cirillo di Ales., Hom. 4, n. 1183)
PER FARCI FIGLI DI DIO
Il figlio di Dio, in effetti, si fece figlio dell`uomo perché i figli dell`uomo, cioè di Adamo, divenissero figli di Dio. Infatti il Verbo che lassú fu generato fuori del tempo dal Padre in modo ineffabile, inesplicabile, incomprensibile, viene quaggiú generato nel tempo da Maria Vergine e Madre, perché quelli che prima furono generati quaggiú siano poi generati lassú, cioè da Dio. Egli quindi ha in terra solo la madre, e noi abbiamo in cielo solo il padre. Per questo chiama se stesso figlio dell`uomo, perché gli uomini chiamino Dio padre celeste. Padre nostro, dice, che sei nei cieli (Mt. 6,9). Dunque, come noi servi di Dio siamo di Dio, cosí il Signore dei servi è diventato figlio mortale del proprio servo, cioè di Adamo, affinché i figli di Adamo, che erano mortali, divenissero figli di Dio; infatti sta scritto: Ha dato loro il potere di diventare figli di Dio (Gv 1,12). Quindi il figlio di Dio prova la morte in quanto generato dalla carne, perché i figli dell`uomo siano fatti partecipi della vita di Dio in quanto loro padre secondo lo Spirito. Egli dunque è figlio di Dio secondo natura: noi invece per mezzo della grazia. (Atanasio, De incarnat., 8)
PREGHIERA (pregare la parola)
•O Vergine Immacolata Madre di Dio, piena di grazia; il santo tuo seno portò l`Emmanuele; dalle tue mammelle stillò il latte alimento di tutti. Tu però superi ogni lode, tu sei al di sopra di ogni gloria. Salve, o Genitrice di Dio, gaudio degli angeli, che superi ogni pienezza di grazia predetta dai profeti. Il Signore è con te, che generasti la Salvezza del mondo. (Liturgia Copta, Troparium copticum, EE n. 3032)
•Maria, insegnaci a serbare nel cuore, stupiti, ammirati, il segreto gioioso dell’umile incontro alla grotta di Betlem, lì dove il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo si fanno volto di uomo nell’Uomo, affinché ogni uomo ritrovi il suo volto. O Madre di pace, insegnaci a dire col coro degli angeli la gloria di Dio e la pace del mondo. (Suore clarisse)
CONTEMPLAZIONE (silenziosa accoglienza della Parola di Dio)
AZIONE (assunzione di impegni concreti)
Accogliamo il Signore con fede, come Maria.