Alla fine di questo 2020 Papa Francesco ha fatto un grande regalo alla Chiesa Universale: la Lettera Apostolica “Patris corde”, (con cuore di Padre), dedicata a San Giuseppe , che il Papa non esita ad indicare come una figura a volte poco conosciuta e spesso nascosta, come è stato nello stile del personaggio. Il Pontefice lo presenta come “Padre amato, padre nella tenerezza, nell’obbedienza e nell’accoglienza; padre dal coraggio creativo, lavoratore, sempre nell’ombra”.
San Giuseppe e i Salesiani
San Giuseppe è, insieme a Maria Ausiliatrice, a San Francesco di Sales, a San Domenico Savio, uno dei santi sotto la cui protezione don Bosco ha messo la Congregazione Salesiana. Il nostro Fondatore voleva che i Salesiani fossero come lo Sposo di Maria: in grado di educare, come proprio, un Figlio non suo. Questa lettera del Papa perciò parla di un Santo a noi caro, a cui guardiamo per essere accompagnatori, educatori e padri dei Giovani.
San Giuseppe e il Tempio Don Bosco
Questo amore dei Salesiani è espresso chiaramente nella nostra Basilica: uno degli altari laterali, il quarto della navata destra entrando da p.zza San Giovanni Bosco, è dedicato proprio a San Giuseppe.
Attualità della lettera
A fare da sfondo alla Lettera apostolica, c’è l’attuale situazione di crisi economica, sociale e relazionale dovuta alla pandemia da Covid-19. Questo momento storico, scrive papa Francesco, ci ha fatto comprendere l’importanza delle persone comuni, quelle che, lontane dalla ribalta, esercitano ogni giorno pazienza e infondono speranza, seminando corresponsabilità. Proprio come San Giuseppe, “l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta”. Eppure, il suo è “un protagonismo senza pari nella storia della salvezza”.
Indulgenza plenaria
Il Papa ha scritto questa lettera in occasione del 150° anniversario della proclamazione di San Giuseppe come Patrono della Chiesa Cattolica concedendo fino all’8 dicembre 2021 la possibilità dell’indulgenza plenaria, concessa ai fedeli che durante l’anno:
• “mediteranno per almeno 30 minuti la preghiera del Padre Nostro,
• prenderanno parte a un Ritiro Spirituale di almeno una giornata che preveda una meditazione su San Giuseppe”,
• “compiranno un’opera di misericordia corporale o spirituale”,
• reciteranno il “Santo Rosario nelle famiglie e tra fidanzati”,
• invocheranno con preghiere “l’intercessione dell’Artigiano di Nazareth, affinché chi è in cerca di lavoro possa trovare un’occupazione e il lavoro di tutti sia più dignitoso”,
• reciteranno le Litanie a san Giuseppe o l’Akathistos o qualche altra preghiera “a favore della Chiesa perseguitata ad intra e ad extra e per il sollievo di tutti i cristiani che patiscono ogni forma di persecuzione”.