“Vivere il vangelo giorno per giorno” è questo il fulcro della spiritualità francescana. Per aiutare chi vuole accogliere questa regola di vita, nascono i momenti francescani. Un’idea semplice per un progetto di immenso valore: offrire a tutti, ma soprattutto a chi intende seguire il Signore con lo stile di S.Francesco, uno strumento agile per portare il Vangelo delgiorno al centro della propria vita. Per ogni giorni, viene offerto il Vangelo, un brano tratto dalle Fonti Francescane e una breve riflessione. Due sole pagine ogni giorno per vivere un ascolto capace di produrre vita nuova. Inoltre L’ofs d’Italia, ha ritenuto significativo e fraterno inserire, all’interno di ogni meditazione quotidiana, la richiesta di una pregheira particolare per una fraternità del nostro territorio nazionale. Lo scopo di tale iniziativa è quello di ottenere una comunione spirituale attraverso la preghiera reciproca, finalizzata al bene comune, all’unita’ dei cristiani e alla pace.
“I francescani secolari si impegnino, inoltre, ad una assidua lettura del Vangelo, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo”
Dalla vera e perfetta letizia FF278
“Un giorno il beato Francesco, presso Santa Maria degli Angeli, chiamò frate Leone e gli disse : ” Frate Leone, scrivi”. Questi rispose: “Eccomi, sono pronto”- “Scrivi-disse-cosa è la vera letizia.”"Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell’Ordine;scrivi: non è vera letizia. Così pure che sono entrati nell’Ordine tutti prelati d’Oltr’Alpe, arcivescovi e vescovi, non solo, ma perfino il Re di Francia e il Re d’Inghilterra; scrivi: non è vera letizia. E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io abbia ricevuto da Dio tanta grazia da sanar gli infermi e da far molti miracoli: ebbene io tidico : neppure qui è vera letizia “. ” Ma cosa è la vera letizia?”. “Ecco , tornando io da Perugia nel mezzo della notte, giungo qui, ed è un inverno fangoso e così rigido che, all’estremità della tonaca, siformano dei ghiacciuoli d’acqua congelata, che mi percuotono continuamente le gambe fino a far uscire il sangue da siffatte ferite. E io tutto nel fango, nel freddo e nel ghiaccio , giungo alla porta e dopo aver a lungo picchiato e chiamato, viene un frate e cheide: “Chi sei?” Io rispondo: “Frate Francesco”: E quegli dice: “Vattene, non è ora decente questa di arrivare, non entrerai.” E mentre io insisto, l’altro risponde:” Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi benire ormai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te”. E io sempre resto davanti alla porta e dico: “Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte”. E quegli risponde: “Non lo farò. Vattene dai Crociferi e chiedi là”. Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell’anima”.
-Signore dove sei? Aquesta domanda, che sale dalla vita di ciascuno, ecco la risposta: Il Dio dell’universo si fa prendere nelle nostre mani. non è necessario capire, occorre solo custodire nel cuore, come Maria.