Stiamo procedendo ad un progressivo restauro di molte parti della Basilica, che con l’andare del tempo stanno subendo un vero e proprio degrado. Convinti che la Chiesa è casa di tutti, a tutti chiediamo un contributo per completare quest’opera. Per effettuare una donazione seguire le istruzioni. E come diceva Don Bosco: “Dio benedica i nostri benefattori”.
PERCHE’ ORA IL RESTAURO
Il deterioramento dei materiali che costituiscono un’opera è un processo naturale, progressivo e irreversibile come tutto ciò che esiste in natura.
Questo processo è tanto maggiore quanto più grandi sono gli squilibri cui l’opera è sottoposta. Poiché sarebbe impossibile realizzare una condizione di perfetto equilibrio termo-dinamico tra oggetto e ambiente di conservazione, la tutela delle opere dovrà avere l’obbiettivo di rallentare i processi di deterioramento attraverso operazioni conservative.
Il restauro proposto si rivolge alle opere decorative in bronzo, in particolare alla statuaria e ai bassorilievi.
Da un primo esame visivo emerge uno stato di conservazione mediocre e un degrado chimico e fisico, che ha opacizzato e ingrigito le opere di marmo e annerito le opere di bronzo e ottone. Le superfici presentano uno strato di depositi superficiali coerenti e incoerenti di particellato atmosferico e sostanze soprammesse che impediscono un’analisi visiva analitica. Non sembrano presenti parti rotte, mancanti o stuccature.
Le fasi operative del restauro sono la pulitura e la protezione, nel rispetto del modellato e dell’aspetto estetico originario.
RESTAURO CONSERVATIVO OPERAZIONI DI PULITURA
Esecuzione di saggi preventivi alle successive fasi di pulitura.
Rimozione di sostanze soprammesse di varia natura quali polveri grasse, fumi, vernici, fissativi, ravvivanti.
Rimozione dell’annerimento dovuto all’ossidazione dei metalli.
Operazioni estetiche quali lucidatura controllata.
Operazioni finali protettive con lacche e cere.
I materiali e le diverse metodologie di restauro saranno selezionati ed applicati in base alle diverse fasi di intervento ritenuti idonei, ossia ritenuti compatibili fisicamente e chimicamente con i materiali costitutivi dell’opera.
Pennelli morbidi, aspiratori, cotone, carta, acqua distillata, spugnette, fogli non tessuto, ruote non tessuto, sono alcune delle attrezzature utilizzate.
A cura della “SOCIETÀ ITALINA ARTE SACRA”
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