«Quando mi sono dato a questa parte di sacro ministero intesi consacrare ogni mia fatica alla maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime, intesi di adoperarmi per fare buoni cittadini in questa terra, perché fossero poi un giorno degni abitatori del cielo. Dio mi aiuti di poter continuare fino all’ultimo respiro di mia vita. Così sia». Questo Don Bosco disse in un raro frammento della sua “storia dell’anima”. Promuovere la gloria di Dio e la salvezza delle anime equivale a conformare la propria volontà a quella di Dio, che appunto vuole tanto la piena manifestazione del bene che è Egli stesso, ossia la sua gloria, quanto l’autentica realizzazione del bene dell’uomo, che è la salvezza della sua anima, come ci ha ricordato il Rettor Maggiore nella Strenna 2014.
Con questo spirito, che si realizza necessariamente nella comunità, ricominciamo il nuovo anno pastorale 2015-2016, con una celebrazione comunitaria, aperta a tutti i gruppi della Parrocchia e ai fedeli che vorranno aggiungersi, il 4 ottobre alle 16 in Basilica. Non sarà una celebrazione Eucaristica, ma un momento per darci la mano e riprendere insieme “per riunire in uno solo i Figli di Dio, che erano dispersi” (Gv 11, 52).