Salve! Le scrivo per un episodio accaduto nella mia parrocchia la settimana scorsa e che mi ha lasciato alquanto perplessa… Hanno organizzato, i parrocchiani stretti, con il permesso del parroco uno spettacolo a pagamento al costo di 5 € a persona di musica rock pop assordante con balletti di donne sinuose e cabaret dialettale volgarotto, all’interno della nostra chiesa dove si celebrano messe ogni giorno. Hanno coperto con il palco sia l’altare sia il SS. Sacramento… Il tutto condito con spettatori vestiti come in discoteca e senza il minimo rispetto per la sacralità del luogo. Non parlo per bigottismo, ma sono sconcertata in quanto mi è sembrata una profanazione… la casa di Dio è casa di preghiera… gradirei un suo parere in merito perché sono molto confusa…grazie per l’attenzione.
Questa email è generata dal form della pagina “Lettere al parroco”
Gentile Signora,
Mi associo alla sua contestazione per quanto avvenuto nella chiesa in questione.
Il Vicariato di Roma è stato chiaro nella assoluta proibizione di usare le chiese per qualsiasi genere di iniziativa non liturgica.
La chiesa non è un teatro, né una sala da ballo, né un night, né un salone per feste, concerti, spettacoli di arte varia, ecc.
Anche i luoghi, signora, hanno una loro dignità, usarli per fini diversi da quelli per cui sono stati costruiti è come bullizzarli, profanarli, violarne il decoro, la sacralità, la nobiltà…
La prima cosa da fare è segnalarlo senza remore né paura al vescovo del luogo.